Consulcesi: “Flop test professioni, ‘caso Lecce’ punta dell’iceberg”

(Adnkronos) – “L’annullamento della prova di ammissione al corso triennale in Professioni sanitarie dell’Università del Salento, che si sarebbe dovuta fare giovedì a Lecce, è solo la punta dell’iceberg. Così come è successo per i test di Medicina, in un solo giorno, sono arrivate centinaia di segnalazioni di irregolarità in tutta Italia”. Lo riferisce Consulcesi, network legale di riferimento in ambito sanitario, che con il servizio Numero chiuso ha messo a disposizione un canale dedicato attraverso cui i ragazzi possono segnalare irregolarità, riportare dubbi e chiedere consulenza gratuita.  

“È l’ennesimo flop – commenta Massimo Tortorella, presidente Consulcesi – In particolare, quello che è successo a Lecce è una cosa gravissima che mette a rischio la possibilità di entrare alle facoltà sanitarie, dal momento che il test viene somministrato in un’unica data su tutto il territorio nazionale”, spiega Tortorella, esprimendo la propria solidarietà alle vittime di questo gravissimo errore. 

Gli studenti sono frustrati. “Dopo ore ad aspettare siamo stati mandati a casa. E ora cosa succederà?”, si legge in una delle segnalazioni arrivate a Consulcesi. “Gli studenti temono di dover cambiare i piani per il loro futuro, nonostante abbiamo investito tempo e risorse in questo test – dice Tortorella – Le reazioni dei ragazzi sono più che comprensibili dopo mesi di studio dedicati al superamento di un test che poco ci dice sulle reali capacità di questi ragazzi desiderosi di prendersi cura della salute di tutti”.  

Ma il primo consiglio di Consulcesi è quello di “non aspettare. È fondamentale tutelarsi in maniera tempestiva consultando sin da subito un legale”, suggerisce il presidente di Consulcesi. “Per il caso di Lecce, ad esempio, i termini dell’azione non decorrono dal giorno della pubblicazione della graduatoria, ma da quello del test”, avverte. 

I legali consigliano di agire rapidamente anche alle altre “vittime” di irregolarità. Da quesiti “impossibili” o errati a procedure ambigue in entrata e in uscita, sono tante le motivazioni per cui un candidato può presentare formale ricorso. Su oltre 70mila candidati, per 31.703 posti disponibili, gli esperti di Consulcesi prevedono per quest’anno una quantità record di ricorsi. “Se non si cambia il sistema di selezione, ogni anno andrà sempre peggio”, dice Tortorella. “Da anni, infatti, ci battiamo per una riforma sostanziale di questo sistema di sbarramento affinché diventi più meritocratico e giusto. Mentre continuiamo a tenere alta l’attenzione di tutti attorno a questo e altri problemi del nostro Servizio sanitario nazionale – conclude – ci assicureremo di sostenere i candidati per far valere il loro diritto allo studio”. 

(Adnkronos)