Covid Italia, Rezza: “Alta circolazione virus, in aumento congestione ospedali”

(Adnkronos) – “Data l’elevata velocità di circolazione del virus” Sars-CoV-2, “e il fatto che d’estate ci sono sempre grandi eventi e grandi aggregazioni di persone”, per proteggersi dal rischio di contagio Covid “è bene mantenere comportamenti prudenti e soprattutto usare la mascherina in caso di grandi aggregazioni”. Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, commenta in un video i dati emersi dal monitoraggio settimanale ministero-Istituto superiore di sanità sull’andamento epidemiologico Covid-19.  

In Italia, spiega Rezza, si registra “un aumento della congestione delle strutture ospedaliere anche se, per fortuna, il tasso di occupazione dei posti di terapia intensiva è ancora relativamente basso”.  

Anche gli altri indicatori continuano a mostrare dati in aumento. “Continua a crescere anche questa settimana – riepiloga Rezza – il tasso di incidenza dei casi di Covid-19 nel nostro Paese, che si fissa intorno a 1.071 casi per 100mila abitanti, quindi abbiamo superato di nuovo quota 1.000. Anche l’Rt mostra una tendenza alla salita: siamo ormai a 1,4, quindi ben al di sopra dell’unità. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti letto di area medica e di terapia intensiva, siamo rispettivamente al 13,3% e al 3,5%”.  

Rezza torna poi a ricordare che “possiamo proteggere le persone più fragili e più anziane dalle forme gravi di malattia grazie alla seconda dose booster di vaccino”.  

Anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, sottolinea che “a fronte di un numero molto elevato di nuovi casi” di persone positive a Sars-CoV-2, “la pressione sulle terapie intensive è ancora contenuta”, commentando i risultati di un’analisi condotta dall’Iss su dati della Siaarti (Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva), relativi a un campione di 167 reparti di terapia intensiva distribuiti su tutto il territorio nazionale, per un totale di 1.381 pazienti monitorati.  

“Tra i vari fattori – spiega Brusaferro – questo è certamente dovuto all’elevata immunizzazione e alla adesione alla campagna vaccinale” anti-Covid, “con il vaccino che si conferma protettivo nei confronti della malattia grave. Dobbiamo però tenere alta l’attenzione – ammonisce il numero uno dell’Iss – perché con un’alta circolazione del virus il rischio, specie per i più fragili, rimane significativo”. 

 

(Adnkronos)