Contagi da coronavirus in Italia, le analisi “ci dicono che siamo molto probabilmente vicini al picco dei casi Covid che potrebbe arrivare intorno a Natale”. Così all’Adnkronos Salute il fisico Giorgio Sestili che fin dall’inizio della pandemia analizza e monitora l’andamento epidemico di Sars-CoV-2.
“Sarebbero confermate le previsioni fatte da me e Roberto Battiston che un mese fa parlavamo di un picco di 25-30mila e mi sembra che i dati stiano confermando la previsione. Nell’ultima settimana c’è stato un incremento del 22% di positivi rispetto ai 7 giorni precedenti, ma se vediamo questo incremento sta lentamente scendendo perché siamo passati dal +50% al +30% e ora a +22%. C’è dunque un rallentamento del trend di crescita” è l’analisi di Sestili per l’Adnkronos Salute.
Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva e i decessi “i grafici della media settimanale mostrano che le due curve si sono ingobbite e pian piano vedremo scendere i valori”, dice Sestili, ideatore della pagina Facebook ‘Coronavirus – Dati e analisi scientifiche’, sul web con un proprio sito www.giorgiosestili.it. Ma come è possibile tutto questo? “C’è l’effetto delle terze dosi che stanno correndo molto – spiega il fisico – soprattutto nei fragili e nelle persone anziane. C’è anche un aspetto che può farci essere ottimisti, sono state registrate 230mila prime dosi in un mese – osserva – un dato importante in un Paese dove abbiamo capito esserci uno zoccolo duro di no-vax. Se andiamo a vedere l’età di queste persone sono spesso giovani tra i 19 e i 29 anni. E’ una fetta di popolazione che non riempie gli ospedali però ha una vita sociale molto attiva e può essere veicolo di contagi”.
Quali previsioni si possono fare per le Regioni che sono in bilico tra zona bianca e zona gialla? “I contagi cresceranno per 2-3-settimane ancora ma gli ospedali non raggiungeranno livelli di saturazione visti in passato – risponde Sestili -. Ma è chiaro che ci saranno Regioni che andranno in giallo e questo è un bene perché, grazie a misure rafforzate, si potrà ancora di più limitare il rischio di contagi”.
Infine dal 16 dicembre partiranno le vaccinazioni nella fascia d’età 5-11 anni. Che impatto avranno? “Sicuramente incideranno – conclude Sestili – perché in quella fascia d’età c’è il 20% dei contagi negli ultimi 30 giorni, dati dell’Iss. E’ una fetta di popolazione non immunizzata che ora si potrà vaccinare e questo sarà davvero importante”.