Sulla situazione Covid in Italia, “è evidente che ci troviamo di fronte a uno scenario epidemiologico composito, dove il rischio di essere infettati e sviluppare una patologia grave tale da richiedere il ricovero in rianimazione, è significativamente diverso tra chi è vaccinato e chi non lo è. L’analisi dell’Iss ha documentato che nel Paese fino ai 59 anni di età nessuno dei vaccinati è stato ricoverato nelle terapie intensive, nella fascia 60-79 c’è un rischio 21 volte superiore e oltre gli 80 anni 8 volte superiore di finire in terapia intensiva per i non vaccinati. Anche nel nostro Paese, pur sottolineando il ministro quanto la situazione italiana sia marcatamente favorevole rispetto a tutti i Paesi europei, è evidente che c’è un lavoro da continuare e sviluppare”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, nel suo intervento alla conferenza stampa a Palazzo Chigi con il commissario straordinario per l’emergenza generale Francesco Paolo Figliuolo e con il ministro della Salute Roberto Speranza.
Guardando alla situazione europea, Locatelli ha confrontato la situazione italiana con quella tedesca. “Rispetto alla Germania abbiamo il 9% in più di vaccinati sull’intera popolazione, va rimarcato il successo della campagna vaccinale e l’adesione da parte degli italiani”, ha aggiunto.
Sul tema dei vaccini per la fascia 5-11 anni, “la Fda” americana “ha approvato il vaccino” anti-Covid di “Pfizer per bambini, in una dose di un terzo. Ci sarà un’opportunità di protezione offerta anche a questa fascia di età, sia per proteggere i bambini da forme assai rare, sia proteggerli da forme di ‘long Covid’, sia per ridurre ulteriormente la circolazione virale”, ha rimarcato il presidente del Consiglio superiore di sanità.
Sulla terza dose di vaccino anti-Covid, Locatelli ribadisce: “E’ largamente sicura. Per quel poco che può valere l’ho ricevuta senza il minimo problema, e conferisce ulteriore protezione proprio perché stimola le cellule della memoria del sistema immunitario”.