Covid oggi Italia e influenza, medici emergenza: “+20% ricoveri in 10-15 giorni”

“Negli ultimi 10-15 giorni abbiamo registrato un aumento dei ricoveri del 10-20% numero, sono casi di influenza e Covid”. Lo evidenzia all’Adnkronos Salute Andrea Fabbri, il direttore del Centro studi della Simeu, Società italiana di medicina d’emergenza-urgenza, facendo il punto della situazione dei pronto soccorso italiani. “C’è un trend stagionale che aumenta man mano che ci avviciniamo all’inverno. Tante sono malattie respiratorie ma ci sono anche positivi al Covid e qui si apre la prima difficoltà ovvero quella di intercettare i contagi. Oggi stiamo dando fondo a tutte le risorse in termini di uomini e organizzazione per cercare di far fronte a tutte le richieste di mantenere bassi i tempi di attesa nei pronto soccorso ma, come abbiamo denunciato, c’è una carenza di medici e operatori di emergenza-urgenza e questo farà aumentare i tempi di attesa anche in previsione di dicembre e Natale”, ha aggiunto.  

La Simeu ha lanciato l’allarme sulle carenze del personale manifestando a Roma la scorsa settimana. “Mancano all’appello 4.000 medici che rappresentano circa il 30% della struttura organica necessaria per far funzionare adeguatamente – ricorda Fabbri – Il pronto soccorso rimane ancora l’unico presidio pronto sempre a rispondere ai bisogni del territorio questo crea diverse problematiche. Durante la prima fase della pandemia abbiamo registrato una diminuzione del 20-30% degli accessi perché le persone avevano paura a recarsi in un pronto soccorso, oggi però è cambiato tutto perché la percezione del rischio di contagio si è abbassata e quindi assistiamo ad un incremento dei casi sostanzioso. Questo crea difficoltà per i tempi di attesa e di risposta. Quindi – ribadisce – lancio un appello: se non è strettamente necessario meglio non recarsi al pronto soccorso ma chiamare il proprio medico”. 

Dopo la manifestazione della Simeu, “siamo stati ricevuti dalla segreteria tecnica del ministro della Salute Roberto Speranza – prosegue Fabbri – a cui abbiamo esposto le diverse criticità che il sistema dell’emergenza-urgenza sta vivendo. Il ministero ci è sembrato sensibile alle nostre richieste che vertono sull’immediato, quindi una risposta alle carenze del personale, ma anche a lungo termine con una riforma strutturale del sistema”. 

(Adnkronos)