Covid, Rasi: “Con formazione standardizzata e digitale si sarebbe sbagliato meno”

L’accelerazione all’innovazione avviene sempre nei momenti di crisi: così il Covid ha agito come ‘acceleratore digitale’ nell’ambito formazione professionale sanitaria”. Così Guido Rasi, ex direttore Ema e direttore scientifico della piattaforma Sanità In-Formazione del gruppo Consulcesi, in occasione del lancio del progetto formativo ‘Tech2Doc’ di Enpam. 

Rasi racconta così la sua esperienza in ambito formazione sanitaria: “Sarebbe stato utile avere un sistema di conoscenze già completamente implementato in una piattaforma e diffuso in maniera omogenea e simultanea. Questo avrebbe permesso di affrontare la gestione del Covid in maniera più coerente ed efficace, soprattutto nei momenti di difficoltà e incertezza. L’esperienza pandemica ci ha fatto capire quanto l’interattività, la simultaneità e la comunicazione digitale possano essere di gran lunga più penetranti, per spiegare, ad esempio, come agisce un virus, rispetto a ricevere lunghi e noiosi documenti. Pensiamo ad una nuova linea guida, una nuova tecnologia radiologica e alla possibilità di scambiare tra i colleghi le più aggiornate tecnologie con coerenza e omogeneità, secondo precisi standard. E proprio gli standard – sottolinea Rasi – sono una storica lacuna del nostro Ssn, un passaggio alla Digital Health consentirebbe di ottenere uno standard altissimo”.  

Nel corso della presentazione della piattaforma Tech2Doc, Rasi ha inoltre dichiarato grande entusiasmo per questa iniziativa che valorizza il potenziale del digitale e aiuterà ulteriormente medici e professionisti sanitari a concludere l’anno in regola a fronte di una scadenza imminente. Il 31 dicembre, infatti, è termine ultimo per raggiungere i crediti previsti dagli Ordini professionali, i quali hanno già annunciato con diverse comunicazioni sanzioni, seguite ad una recente dichiarazione in proposito del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.  

(Adnkronos)