Degenerazione maculare, un ‘diario’ per facilitare aderenza alla terapia

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel mondo, oltre 2 miliardi di persone sono affette da problemi di vista, ma la maggior parte delle malattie oculari si possono prevenire e trattare, se individuate e affrontate in tempo. Assumono particolare rilievo quindi iniziative su informazione, prevenzione e cura delle patologie che colpiscono gli occhi, come il progetto digitale #SalvareLaVistaSiPuò di Bayer per supportare chi è affetto da maculopatie. La degenerazione maculare legata all’età (Dmle) è la prima causa di perdita della vista nei Paesi industrializzati a livello globale. In Italia si calcola colpisca circa un milione di persone (tra diagnosticate e non) circa 50.000 nuovi casi all’anno.  

In occasione della Giornata Mondiale della Vista, promossa dall’Oms e dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb), che si celebra il 14 ottobre, il progetto di Bayer – annuncia una nota – si arricchisce di un nuovo strumento per i pazienti: ‘Il mio Diario delle iniezioni’, un’agenda personale su cui appuntare le visite mediche e le iniezioni intravitreali’. A questo proposito, Bayer ricorda come il trattamento delle maculopatie sia sensibilmente migliorato negli ultimi anni, con l’introduzione dei farmaci anti-Vegf (somministrati tramite iniezioni intravitreali), che si sono dimostrati efficaci nello stabilizzare o migliorare l’acuità visiva, oltre che la qualità di vita dei pazienti. Tali terapie – si sottolinea – prevedono regimi di trattamento che possono differire a seconda del farmaco utilizzato e che richiedono una periodicità ben definita. 

Dunque, un elemento fondamentale per il successo della terapia risiede nell’aderenza del paziente al trattamento, e pertanto risulta indispensabile il coinvolgimento del paziente stesso nel proprio percorso di cura e la sua conoscenza degli strumenti necessari per affrontarla.  

‘Il mio Diario delle iniezioni’ non è solo uno spazio dove annotare le visite oculistiche in calendario, per non dimenticare gli appuntamenti, ma anche un supporto su cui riportare informazioni e commenti da riferire al proprio medico in previsione di una visita futura. Si potrà, inoltre, consultare la lista dei documenti e le informazioni da condividere con lo specialista e le domande da rivolgere al personale medico prima di sottoporsi alle iniezioni, per affrontare visite e controlli con maggior serenità. Sono, inoltre, disponibili le risposte alle domande più frequenti e consigli utili da seguire dopo avere eseguito la procedura. Nell’ottica di una sensibilizzazione del paziente a un autocontrollo dell’andamento della patologia, attraverso ‘Il mio Diario delle iniezioni’, sarà possibile controllare i propri sintomi tra un’iniezione e l’altra con la griglia di Amsler, uno strumento molto semplice di diagnostica che aiuta a rilevare eventuali sintomi iniziali di malattie retiniche. 

Lanciato nel marzo 2020, il progetto digitale #SalvareLaVistaSiPuò ha dimostrato essere un punto di riferimento importante per chi soffre di questa patologia, raggiungendo – informa la nota – circa un milione di utenti, 22.150 dei quali sono diventati follower attivi su Facebook, dove 400 interagiscono quotidianamente con la pagina. Oltre 2.800 tra pazienti e caregiver, poi, grazie a contenuti e servizi personalizzati, hanno intrapreso il percorso di consapevolezza della maculopatia fornito dalla piattaforma. 

“Le soluzioni web applicate alla comunicazione nell’ambito healthcare hanno notevolmente favorito la diffusione delle informazioni e delle conoscenze, migliorando l’empowerment del paziente e rendendo più fluido e dinamico il rapporto di quest’ultimo con la comunità medico-scientifica – afferma Patrizia Guarraci, Head of Business Unit Specialty di Bayer Italia -. Ogni soluzione terapeutica, anche la più innovativa, perde efficacia se non è seguita in modo scrupoloso. Per questo motivo Bayer ha sempre dimostrato particolare attenzione e sensibilità nel favorire l’aderenza terapeutica, rivolgendosi ai pazienti in modo semplice e appropriato, attraverso modalità e strumenti che l’evoluzione tecnologica rende via via disponibili”, conclude. 

(Adnkronos)