(Adnkronos) – Botta e risposta a distanza tra Roberto Burioni e Matteo Bassetti. Ad accendere il confronto alcune considerazioni sulla Dengue e le ripercussioni sul turismo. “La Dengue è detta ‘febbre spaccaossa’ in alcuni Paesi, perché i sintomi principali sono una febbre molto alta e dolori muscolari violentissimi. Fortunatamente in una gran parte dei casi non è grave, ma in un caso su 20 lo è”, sottolinea via social Burioni, che all’infezione trasmessa dalle zanzare ha dedicato il suo intervento a ‘Che tempo che fa’, ieri sera sul Nove.
La Dengue, che in Brasile sta mettendo in ginocchio gli ospedali e sulla quale è aumentata l’allerta a livello internazionale e anche in Italia, con una circolare del ministero della Salute e una campagna vaccinale mirata per ora a chi viaggia nelle aree a rischio, “è causata da un virus che ha caratteristiche particolari. Non si trasmette da uomo a uomo, ma si trasmette attraverso la puntura di zanzara”, ricorda il professore di microbiologia e virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
“Nessun allarmismo – precisa – ma se in estate, con l’aumento del numero di zanzare, dovessero esserci molti casi di Dengue in Italia, sarebbe un pericolo per la nostra salute e un gravissimo danno per il nostro turismo”, avverte Burioni. “Per evitare questo rischio – ammonisce – bisogna che, dove ci sono uomini, non ci siano zanzare. Le zanzare non sono una seccatura: sono un pericolo per la salute umana”.
Interpellato dall’Adnkronos Salute, Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, commenta: “Non tiriamo in ballo il rischio per il turismo estivo quando parliamo di Dengue. Nel Sud della Francia c’è stato un focolaio un anno e mezzo fa. Ma non mi pare ci sia stato un problema per il turismo a Nizza o Saint-Tropez. Il problema è per gli italiani e per la salute pubblica della popolazione. La circolare della direzione della Prevenzione del ministero della Salute va in questa direzione alzando il livello di allerta. Di sicuro non dobbiamo tutelare il turismo, ma evitare che ci possano essere dei focolai di rientro”. “In questo 2024 ancora non abbiamo visto casi di Dengue qui al San Martino – precisa Bassetti – Nel 2023 abbiamo avuto alcuni casi d’importazione”.