(Adnkronos) – Meno invasivo, semplice, smart ed efficace: il nuovo sistema di monitoraggio in continuo del glucosio (Cgm) Dexcom ONE+* è ora disponibile in Italia per le persone con diabete insulino-trattate, a partire dai 2 anni di età, grazie alla partnership tra Dexcom e Roche Diabetes Care Italy. Il dispositivo, dotato del nuovo sensore ‘all in one’, con funzioni innovative per una gestione semplificata e condivisa del diabete, oltre ad evitare al paziente di pungersi il dito, è in grado di supportare le singole esigenze di personalizzazione della cura e ridurre l’impatto della malattia nella vita di tutti i giorni.
“Il diabete – spiega Concetta Irace, professore ordinario dell’Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro – è una malattia cronica complessa, con un forte impatto sulla quotidianità di chi vi convive, motivo per cui capita di riscontrare un basso livello di aderenza alle cure, che può portare a numerose complicanze, anche gravi. Investire nell’innovazione tecnologica mettendo le persone al centro e traducendo i loro bisogni in azioni vuol dire facilitare l’aderenza terapeutica e quindi l’efficacia di qualsiasi trattamento. Tra le ultime innovazioni disponibili in ambito Cgm, oggi abbiamo nuovi sensori basati su tecnologie sempre più avanzate, in grado di rispondere sempre meglio e in modo personalizzato ai bisogni delle persone con diabete, consentendo di raggiungere migliori outcome terapeutici e di migliorare la qualità di vita, gravando meno sulla quotidianità”.
Dexcom ONE+ – presentato al Congresso internazionale Attd (Advanced Technologies & Treatments for Diabetes), da poco conclusosi a Firenze – è un dispositivo indossabile in grado di misurare e inviare automaticamente i valori del glucosio, in modalità wireless, a uno smartphone, ricevitore o smartwatch compatibili, eliminando la necessità di pungersi il dito o di effettuare scansioni. Grazie all’App dedicata – si legge in una nota – è possibile visualizzare le frecce di tendenza che indicano la velocità e la direzione dei livelli di glucosio; inoltre, gli avvisi personalizzabili segnalano quando i valori non rientrano negli intervalli alti e bassi preimpostati, facilitando le decisioni terapeutiche.
Il nuovo sensore è ‘all in one’: combina cioè sensore e trasmettitore in un unico dispositivo e permette al paziente di avviarlo in autonomia e sicurezza grazie alla configurazione guidata dopo circa 30 minuti di riscaldamento. Può essere indossato sul braccio o sull’addome e, nei bambini di età compresa tra 2 e 6 anni, anche sulla parte superiore dei glutei, garantendo una maggiore discrezione. Inoltre, è in grado di resistere anche a contatti prolungati con l’acqua: fino a 24 ore e 2,4 metri di profondità.
Il dispositivo permette anche l’inserimento di eventi quali l’assunzione di cibo, l’esercizio fisico e l’insulina e, grazie alla funzione ‘share’, può condividere i valori di glucosio con i caregiver, fino a 10 device, così da avere una gestione comune e semplificata della malattia. Infine, oltre agli allarmi soglia, permette di impostare avvisi opzionali e personalizzabili, in particolare l’allarme di ‘ritardo primo avviso’, supportando una migliore convivenza con la patologia.
“In Roche Diabetes Care poniamo da sempre le persone al primo posto – afferma Massimo Balestri, General Manager di Roche Diabetes Care Italy – Per questo vogliamo mettere a disposizione soluzioni sempre più innovative che siano in grado di trasformare la vita delle persone con diabete, dei loro caregiver e degli operatori sanitari coinvolti, così da offrire una sempre maggiore flessibilità e personalizzazione della cura, supportando l’engagement e l’adesione terapeutica”.