(Adnkronos) – Epatite acuta nei bambini, “nessun incremento anomalo di casi per ora nel nostro Paese come, invece, si è registrato nel Regno Unito”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Angelo Di Giorgio, pediatra epatologo del Centro epatologia e trapianti pediatrici dell’ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, coordinatore dell’Area fegato-pancreas della Società italiana di gastroenterologia epatologia e nutrizione pediatrica (Sigenp), società scientifica che ha lanciato pochi giorni fa una survey, indirizzata ai centri di epatologia pediatrica, per verificare l’eventuale aumento delle epatiti acute. “I nostri primi dati indicano, da gennaio 2022 in Italia, 17 casi di epatite acuta ad eziologia sconosciuta e solo 7 pazienti sono di età inferiore ai sei anni. Un numero assolutamente congruo rispetto al triennio precedente, dal 2019 al 2021”.
“Per ora quindi non ci sono indicazioni di anomalie rispetto a queste epatiti. Si tratta di un numero atteso: l’epatite è un’infiammazione del fegato che molti virus riescono a causare, ma la gran parte dei bambini guarisce e sta bene. Sono patologie che affrontiamo dagli anni ’30”, precisa. A conferma del risultato anche il fatto che “una delle domande della survey era se i medici avessero la percezione dell’incremento di casi nel loro centro. Nessuno ha risposto di sì”.
La “survey – continua Di Giorgio – si chiuderà domani. E mi aspetto che qualche altro centro risponda ancora. E’ possibile che venga segnalato qualche altro caso, ma questo non influirà granché sul risultato finale. I 17 segnalati rappresentano la risposta a 24 ore dalla survey, a cui hanno partecipato 41 centri, comunque altamente rappresentativi perché sono inclusi tutti i centri trapianti e le epatologie di terzio livello”, conclude.