Farmaci, Confalone (Novartis): “Nuovo anticolesterolo agisce a monte del problema”

(Adnkronos) – “Novartis ha deciso di investire in diverse piattaforme tecnologiche e innovative, una di queste è quella delle small-interfering Rna (siRna) per la riduzione del colesterolo Ldl. Inclisiran è frutto di questa tecnologia innovativa che agisce ‘a monte’ della patologia interferendo con la produzione di quelle proteine che sono causa dell’aumento dei livelli di colesterolo Ldl. Grazie a questa tecnologia contiamo di mantenere in maniera stabile e sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo in quei pazienti che hanno un alto rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Questo consente anche una migliore aderenza dei pazienti in trattamento con un contenimento prolungato nel tempo dei rischi delle patologie cardiovascolari”. Così Valentino Confalone, Amministratore delegato di Novartis Italia, a margine della conferenza stampa, organizzata a Roma, dall’azienda per annunciare l’ok dell’Aifa al nuovo farmaco biologico inclisiran. 

In Gazzetta ufficiale è stata infatti pubblicata la determina dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) relativa alla rimborsabilità del nuovo farmaco biologico inclisiran, in grado di dimezzare i livelli di colesterolo ‘cattivo’, che resta la principale causa delle malattie cardiovascolari che in Italia provocano 220mila vittime l’anno (il 39% sono donne, il 33% uomini). “È importantissimo che la terapia sia arrivata anche in Italia – sostiene Confalone – dopo essere stata approvata già in 60 Paesi del mondo perché consente di mantenere sotto controllo e in maniera stabile i livelli di colesterolo cattivo con alta efficacia e tollerabilità, attraverso due sole somministrazioni l’anno facilitando così l’aderenza al trattamento. Oggi l’innovativo meccanismo di azione di inclisiran è applicato all’ipercolesterolemia, ma prevediamo in futuro di impiegarlo anche nel trattamento di altre malattie”.  

L’ipercolesterolemia è “una patologia subdola” per questo motivo “Novartis insieme alle Istituzioni, in particolare le Regioni, sta lavorando per individuare quelle popolazioni a più alto rischio cardiovascolare con un approccio di ‘medicina di popolazione’ e trovare delle soluzioni di prevenzione, prima ancora di che di cura, che permettano di allontanare o di escludere il rischio di un evento cardiovascolare”, conclude l’Ad di Novertis Italia.  

(Adnkronos)