(Adnkronos) – “L’aumento delle possibilità tecnologiche”, la stessa “intelligenza artificiale stanno modificando in maniera radicale il modo di interpretare le immagini e la professione. E’ un congresso di passaggio del testimone tra il vecchio modo di fare radiologia e il futuro, da qui il tema ‘Next Generation’. Scopo del congresso è cavalcare questo momento. La radiologia va avanti e va avanti con le nuove generazioni e con la nuova tecnologia”. Lo ha detto Andrea Giovagnoni, presidente Sirm, Società italiana di radiologia medica e interventistica, all’Adnkronos in occasione dell’apertura del congresso nazionale in corso al MiCo di Milano fino a domenica 23 giugno. “Si tratta – spiega – del primo congresso congiunto dell’area radiologica, che riunisce per la prima volta circa 8mila specialisti delle tre società scientifiche” di categoria: “Medici radiologi (Sirm), medici nucleari (Ainm) e radioterapisti (Airo)”.
Come sottolinea Giovagnoni, “siamo l’essenza della multidisciplinarità. Il radiologo si interfaccia in media con 25 specialisti: dalla cardiologia alla neurologia, all’emergenza-urgenza, all’ortopedia. Siamo quindi osservatori privilegiati e dobbiamo stare al passo con l’evoluzione perché”, come professionisti, “entriamo nella gestione della stragrande maggioranza delle diagnosi e in molti dei processi terapeutici dei pazienti in tutte le specialità”. In questo contesto di cambio di passo e innovazione, “il 40% dei relatori e moderatori è sotto i 40 anni – evidenzia il presidente Sirm – e sono stati scelti per impatto scientifico dimostrato in questi anni. E’ la nuova generazione che deve portare avanti questa società, è un segno di vivacità intellettuale. Questo è già un risultato importante, anche perché” gli under 40 “rappresentano quasi il 60% della Sirm e la metà sono donne”.