(Adnkronos) – “Da quando la variante Omicron è diventata quella dominante in Italia, gran parte degli anticorpi monoclonali hanno perso parte della loro efficacia. Ma alcuni continuano a funzionare bene e per questo sarebbe insensato rinunciarvi”. Lo ha sottolineato Carlo Federico Perno, direttore di microbiologia e diagnostica di immunologia all’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, nel suo intervento all’evento “mAbs nell’Early Treatment. Controversie e consensi nel paziente fragile con Covid-19: non creiamo anticorpi”, promosso da GlaxoSmithKline, che si è tenuto questa mattina a Roma.
“E’ vero che il virus Sars-CoV-2 oggi colpisce meno duramente che in passato, ma per i soggetti fragili rappresenta e presumibilmente continuerà a rappresentare un pericolo anche in futuro. E’ per questi pazienti – dice Perno – che dobbiamo tenerci stretti i trattamenti che ancora oggi funzionano contro l’infezione Covid-19. Gli anticorpi monoclonali sono tra questi. Anche se i risultati degli studi in vitro non sono entusiasmanti, quelli che arrivano dalla pratica clinica ci dicono che funzionano ancora bene. Ritengo dunque impensabile non approfittarne in assenza di alternative, magari anche in combinazione con altri farmaci”.