Influenza: pediatri, ‘ancora troppi dubbi da parte delle famiglie, non credere a bufale’

(Adnkronos) – La stagione 2023-2024 “sarà contraddistinta dalla diffusione di diversi virus, influenza, Sars-Cov-2 e il Vrs, o Virus respiratorio sinciziale. Ancora troppe famiglie sono in dubbio sulla necessità di sottoporre i loro figli alle vaccinazioni”. E’ all’allarme che lancia la Societa italiana Allergologia e Immunologia pediatrica (Siaip) che lancia un appello: “È importante non lasciarsi guidare dalla paura e non isolare i bambini in un ambiente chiuso per evitare contagi. Vogliamo – ribadiscono i pediatri – stabilire con i genitori una comunicazione chiara e trasparente che contribuisca a contrastare i dubbi, incoraggiando così una maggiore adesione alla vaccinazione e una migliore protezione della salute pubblica”.  

L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata dai virus influenzali, trasmessa principalmente dalle goccioline diffuse attraverso la tosse, gli starnuti e o anche attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie contaminate. “Il periodo di incubazione dell’influenza stagionale è solitamente di due giorni e la malattia si manifesta con congestione nasale, febbre, tosse e mal di gola, per una durata di circa 5 giorni. In tutto il mondo, si stima che queste epidemie annuali causino da 3 a 5 milioni di casi di malattia grave e da 290.000 a 650.000 decessi per cause respiratorie”, ricorda la Siaip. “I bambini piccoli rappresentano una categoria più suscettibile a sviluppare complicanze quando si ammalano – spiega il presidente Siaip Michele Miraglia Del Giudice – in particolare quelli già affetti da patologie respiratorie di base, come l’asma bronchiale. Per questo motivo è importante raccomandare la vaccinazione in questi piccoli pazienti, già a partire dai 6 mesi di vita”.  

“La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione delle malattie infettive, compresa l’influenza. Ogni anno è necessario sottoporsi ad una versione aggiornata del vaccino antinfluenzale, in quanto questo patogeno, attraverso un processo chiamato ‘deriva antigenica’, tende a cambiare leggermente forma e struttura, in modo da poter eludere le difese del nostro sistema immunitario – spiega Matteo Naso, junior member Siaip e Aif in Pediatria, Università di Pavia – Tutti i vaccini antinfluenzali disponibili in Italia contengono virus inattivati od attenuati e sono stati autorizzati dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) e dall’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa, sono prodotti biologici sicuri poiché sono sottoposti ad una serie di controlli accurati che vengono effettuati sia durante la produzione e prima della loro immissione in commercio, sia dopo la loro commercializzazione”.  

La Societa italiana Allergologia e Immunologia pediatrica ricorda che “esistono due tipologie di vaccino antinfluenzale in età pediatrica: il vaccino inattivato quadrivalente e il vaccino vivo attenuato quadrivalente (Liav).Il vaccino inattivato quadrivalente su colture cellulari, approvato per tutti pazienti dai 6 mesi di età, viene somministrato per via intramuscolare. Si consiglia l’inoculazione nel muscolo deltoide per tutti i soggetti di età superiore a 2 anni, mentre per i bambini al di sotto dei 2 anni e nei lattanti, la sede di somministrazione consigliata è la faccia antero-laterale della coscia. Il Laiv, approvato dal 2020, comprende quattro ceppi di virus vivi attenuati, tra cui due ceppi di virus A e due di virus B, e viene somministrato tramite spray intranasale. Questa formulazione è disponibile per l’uso nei bambini di età compresa tra 2 e 18 anni”. 

“La diffusione di ‘falsi miti’ sulla vaccinazione antinfluenzale può contribuire alla diffidenza e all’esitazione nelle famiglie – continua la Angela Klain, junior member Siaip e Aif in Pediatria all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – Noi pediatri allergologi abbiamo l’obbligo di fornire informazioni chiare e basate su evidenze scientifiche per educare il pubblico sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione antinfluenzale. Sottolineiamo che il vaccino non può causare infezioni da virus influenzali, in quanto contiene solo parti inattivate o una forma attenuata del virus dell’influenza, rendendolo incapace di causare l’infezione. Gli effetti indesiderati del vaccino sono inoltre rari e generalmente di lieve entità, come dolori muscolari, gonfiore nella sede dell’iniezione e una febbricola che tende a risolversi rapidamente. La vaccinazione antinfluenzale è sicura ed è fortemente raccomandata per i pazienti asmatici, e, secondo un’ampia revisione sistematica della letteratura, anche il vaccino vivo attenuato è ben tollerato nella maggioranza dei bambini con asma o ‘wheezing’ ricorrente, compresi quelli la cui asma è classificata come grave o scarsamente controllata”.  

(Adnkronos)