Quest’anno l’influenza “potrebbe essere grave” per gli anziani e le altre categorie fragili a rischio complicanze. Lancia il monito l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, mettendo in guardia in particolare contro il virus influenzale A/H3N2 che “colpisce le persone anziane in modo sproporzionato” rispetto alle altre “ed è associato a una minore efficacia del vaccino”.
“Sebbene il numero complessivo di rilevamenti di” casi di “influenza nella maggior parte dei Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo (Ue/See) sia ancora basso – premettono gli esperti – le indicazioni mostrano” per esempio “che la circolazione dell’influenza è al di sopra della soglia stagionale in Croazia”, apparendo quindi “insolitamente precoce. Il principale sottotipo” virale “segnalato nei casi registrati in Ue/See durante l’ultimo mese è l’A/H3N2”, particolarmente aggressivo negli anziani e più ‘attrezzato’ a contrastare l’effetto del vaccino. Per l’Ecdc questo è appunto “un segno che la prossima stagione influenzale potrebbe essere pesante” specie per le fasce maggiormente a rischio, e che nei vari Paesi le tempistiche dell’influenza stagionale “potrebbero variare” rispetto ai modelli attesi.
“I rilevamenti precoci del sottotipo” virale “A/H3N2 sono un’indicazione che l’influenza” 2021/2022 “potrebbe essere grave, anche se non possiamo sapere con certezza come andrà la prossima stagione”, afferma Pasi Penttinen, capo del programma antinfluenzale dell’Ecdc. “Un forte aumento delle infezioni influenzali durante l’attuale pandemia di Covid-19 – avverte – potrebbe avere gravi conseguenze per gli anziani e le persone con un sistema immunitario debole, e caricare di un peso aggiuntivo i sistemi sanitari già messi a dura prova” dall’emergenza coronavirus. “E’ quindi importante prendere le precauzioni necessarie e proteggere coloro che sono più a rischio”, esorta Penttinen.
L’Ecdc ricorda che ogni anno “circa il 20% della popolazione viene infettata dai virus dell’influenza”, e che “un contagiato su 4 svilupperà sintomi. Gli anziani, le donne in gravidanza e i pazienti con patologie croniche come malattie cardiache, problemi a polmoni e vie respiratorie in generale, diabete o disturbi del sistema immunitario sono maggiormente a rischio di subire gravi complicanze”.