Otzuka pianta un bosco in Brianza per la ‘carbon neutrality’

(Adnkronos) – Oggi sono impegnati a piantare alberi nel Comune di Meda (Monza-Brianza), per creare un vero e proprio bosco di 500 nuove piante, i dipendenti di Otsuka Pharmaceutical Italy Srl, azienda farmaceutica nipponica con sede a Milano. Un contributo per questo territorio e per i suoi abitanti, che rappresenta la concreta integrazione del percorso di ‘carbon neutrality’ avviato dall’azienda, che lo comunica in una nota dove annuncia che, con lo stesso obiettivo, sostiene anche un altro progetto, di energia eolica, nel Tamil Nadu, in India. 

“Ho sposato all’istante questa idea che rispecchia il senso etico e di responsabilità sociale che caratterizza la nostra filosofia aziendale e il nostro impegno per la sostenibilità ambientale. Credo infatti che le imprese, sempre di più, siano chiamate a rispondere e a dare il loro contributo alla causa ambientalista che ci tocca tutti da vicino. Abbiamo quindi intrapreso questo percorso che ci porterà alla certificazione di ‘carbon neutrality’ non solo grazie all’ iniziativa di oggi, ma anche ad un altro importante progetto internazionale”, dichiara Alessandro Lattuada, amministratore delegato di Otsuka Italia. Il percorso di decarbonizzazione prevede l’azione sinergica di riduzione delle emissioni dei gas serra aziendali e la compensazione di quelli residui – così detto offsetting – verso gli obiettivi di ‘carbon neutrality’. La farmaceutica ha quindi deciso di compensare le sue emissioni di Co2 finanziando progetti internazionali certificati di contrasto ai cambiamenti climatici, ma anche di piantare alberi sul territorio locale per lasciare una traccia positiva sul suolo nazionale. 

Il progetto – si legge nella nota – è iniziato con un processo di valutazione dell’impronta di carbonio aziendale, cioè il totale delle emissioni di gas serra aziendali, realizzato secondo standard internazionali e poi validato da un Ente di certificazione (Icmq). In seguito sono state attivate azioni di riduzione emissiva e di compensazione delle emissioni residue attraverso l’annullamento di crediti di carbonio generati da un progetto certificato di energia rinnovabile in India e di piantagione di alberi a Meda, per l’appunto quello che vede oggi il comune brianzolo protagonista di questa iniziativa.  

L’anno in cui è stato valutato l’impatto climatico è il 2019, non ancora condizionato dalle misure di contenimento della pandemia di Covid-19, quali lo smartworking e la riduzione delle attività produttive. “Sarebbe stato più semplice far riferimento all’anno 2020 o al 2021 – aggiunge Lattuada – ma abbiamo voluto creare una fotografia il più reale possibile della nostra situazione in fatto di emissione di gas serra in modo da valutare al meglio gli interventi da mettere in campo per la loro rimozione: un impegno che, naturalmente, intendiamo continuare ad assumerci anche in futuro”. 

Questo insieme di attività sono state realizzate insieme ad Inrete Green, agenzia benefit specializzata in progetti di sostenibilità e a Rete Clima, che promuove la sostenibilità e la Corporate Social Responsibility, la campagna Foresta Italia, che comprende questo intervento forestale, è patrocinata dal ministero della Transizione ecologica e dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. 

Per raggiungere l’obiettivo di miglioramento del territorio e della qualità di vita di chi lo abita, è indispensabile una partnership tra pubblico e privato. Serve quindi una forte alleanza territoriale tra aziende, cittadini ed istituzioni. “Salutiamo con soddisfazione questa iniziativa che, in collaborazione con il settore privato, impreziosisce il verde pubblico della nostra città. Essa ben si inserisce nell’attenzione dimostrata negli anni in questa direzione dalla nostra amministrazione e dal nostro tessuto cittadino”, dice Luca Santambrogio, sindaco di Meda e presidente della provincia MB. Oltre all’iniziativa di Meda, è prevista una seconda progettualità in India nello stato del Tamil Nadu dove verranno installati impianti eolici in grado di generare energia pulita. Questa operazione porterà a una riduzione di emissioni ed energia accessibile e pulita nella misura di 9.989 Mwh ogni anno. Inoltre, è previsto un programma di formazione personalizzato per ingegneri e operatori dell’impianto che andrà a rafforzare le loro competenze in materia di sviluppo della catena di approvvigionamento a basse emissioni di carbonio. 

(Adnkronos)