Nuove regole per la quarantena covid, il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha firmato la circolare di ‘Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della nuova variante Voc Sars-CoV-2 Omicron (B.1.1.529)’.
“I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron” di Sars-CoV-2, si legge nella premessa della circolare, “suggeriscono che sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione e della malattia sintomatica, soprattutto in chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni. La terza dose riporterebbe tuttavia l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave”.
“Per tali ragioni – si precisa – è opportuno promuovere la somministrazione della terza dose di richiamo (booster) e differenziare le misure previste per la durata e il termine della quarantena sia in base al tempo trascorso dal completamento del ciclo vaccinale primario che alla somministrazione della dose booster”.
LE NUOVE REGOLE – Per quanto riguarda il capitolo ‘Quarantena e sue modalità alternative’, il documento distingue fra “contatti stretti (ad alto rischio)” e “contatti a basso rischio”. Fra i contatti ad alto rischio si differenziano 4 gruppi.
Il primo gruppo comprende i “soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (i.e. abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni”: per loro “rimane inalterata l’attuale misura della quarantena prevista nella durata di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Il secondo gruppo riguarda i “soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e che abbiano tuttora in corso di validità il Green pass: se” sono “asintomatici la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Il terzo gruppo comprende i “soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti da infezione da Sars-CoV-2 nei 120 giorni precedenti”: per loro “non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di auto-sorveglianza termina al giorno 5. E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19”.
Nel quarto gruppo ci sono “gli operatori sanitari”, che “devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato”.
Quanto invece ai contatti a basso rischio, “qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o Ffp2”, secondo la circolare ministeriale “non è necessaria quarantena, ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva”.
Poi c’è il capitolo ‘Isolamento’, relativo alle persone positive a Covid-19: “Quanto ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni – si legge – l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni, e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.