Salute, Caradonna (Simcri): “Con ecosistema più sano, tutti stanno meglio”

(Adnkronos) – “Un ecosistema più sano significa maggiore benessere per tutti: dove ambiente e animali stanno bene, possiamo stare bene anche noi. L’inquinamento, per esempio, ha un impatto fortemente negativo sulla nostra salute. Oggi è quindi fondamentale operare una rivoluzione sia negli stili di vita del singolo che della società, con interventi in ambito economico e ambientale. Possiamo scoprire se stiamo bene misurando il nostro livello di cellule staminali: basta un semplice prelievo di sangue. Successivamente, se la staminalità dovesse risultare bassa, a causa di stress e abitudini sbagliate, è possibile agire con strumenti mirati a diminuire i livelli di stress e a migliorare la qualità di vita”. Così Eugenio Caradonna, presidente della Società italiana di medicina e chirurgia rigenerativa polispecialistica (Simcri) intervenendo oggi a Roma, in occasione del convegno ‘One health: dall’agricoltura alla prevenzione, alla tutela della salute con la medicina rigenerativa’, organizzato dalla stessa Simcri.  

In Italia – si è ricordato al convegno – l’inquinamento atmosferico è responsabile ogni anno di circa 30mila decessi solo per il particolato fine (Pm 2,5). Significa che l’inquinamento accorcia mediamente la vita di ciascun italiano di 10 mesi. A peggiorare le condizioni di salute, poi, ci sono gli stili di vita errati: sedentarietà, fumo, scorretta alimentazione e stress impattano fortemente sulla qualità di vita delle persone. Per garantire il benessere è importante, quindi, partire dalla Terra, concetto alla base di ‘One health’: la salute comprensiva di ambiente, mondo animale e umano, in cui tutti concorrano allo star bene dell’altro. Perché le persone siano sane, infatti, è fondamentale che vivano in un ecosistema equilibrato, in cui si verifichi una grande attenzione soprattutto all’alimentazione, con incremento dei terreni biologici certificati, tracciabilità dei prodotti ed etichette pulite, a cui associare il nostro stato rigenerativo – importante indicatore del benessere dell’organismo – per intervenire sugli stili di vita scorretti e migliorarli. 

“E’ necessario realizzare una rifondazione dell’agricoltura italiana, la risorsa economica più importante per il nostro Paese – sottolinea Pierluigi Rossi, medico specialista in igiene e medicina preventiva, docente Sistemi di qualità e sicurezza nutrizionale all’Università degli studi di Siena – Occorre un netto cambio di paradigma in coltivazione, allevamento, trasformazione e commercializzazione del cibo, per garantire salute umana, ambientale e sviluppo economico. L’Italia potrebbe così essere apripista di una contemporanea civiltà alimentare per il mondo intero. Qualità e sicurezza nutrizionale – aggiunge – sono diritti che lo Stato deve garantire a ogni persona, al pari della sicurezza civile e sanitaria. La sovranità alimentare non si ferma sulla tavola: va estesa all’ambiente e al paesaggio agricolo, con il recupero e la valorizzazione della biodiversità agroalimentare regionale, un incremento dei terreni biologici e in generale un’attenzione sempre maggiore alla salute dei cittadini”. 

“Imparare a mantenere il nostro corpo sano – sottolinea Pier Antonio Bacci, già docente all’Università di Siena – è il dovere primario di ciascuno di noi, per prevenire quelle malattie che dovranno essere poi curate, con un danno alla qualità di vita e un costo per la società. La medicina rigenerativa ha il compito di ricostruire le lesioni tessutali e favorire le normali attività delle nostre cellule staminali. Nella parola rigenerare – ricorda – sta il vero messaggio che dobbiamo dare, ma non possiamo pensare di rigenerare il corpo senza rigenerare il suolo e l’ambiente.” 

All’evento sono stati trattati inoltre i temi della tutela della salute negli over 65, con il presidente di SeniorFederanziani, Roberto Messina, e argomenti quali le tecnologie fotoniche al servizio dell’uomo e dell’ambiente con Armando Ricciardi; della salvaguardia del territorio con il commissario di Governo per la bonifica delle discariche Giuseppe Vadalà, ma anche del vantaggio economico di ‘One health’ con Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Milano. 

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