Sanità, al San Raffaele Milano nuovo centro di eccellenza contro l’obesità

(Adnkronos) – All’Irccs ospedale San Raffaele di Milano nasce il Centro di eccellenza per la salute metabolica. Un percorso multidisciplinare per una presa in carico a 360 gradi – dallo screening alla diagnosi e al trattamento su misura – di pazienti con sovrappeso-obesità e/o altre malattie del metabolismo come diabete di tipo 2, dislipidemie, ipertensione arteriosa e patologie metaboliche del fegato. Sindromi che in Italia e nel mondo fanno registrare una “espansione continua, divenuta pandemica”, spiegano dalla struttura del Gruppo San Donato, “frequentemente presenti in associazioni multiple tra loro e responsabili di elevato rischio cardiovascolare e mortalità precoce”.  

A ispirare il nuovo centro, oltre a un contesto epidemiologico che vede 4 italiani adulti su 10 in eccesso di peso di cui 3 sovrappeso e 1 obeso (Rapporto Bes 2023 dell’Istat), anche le novità sul fronte terapeutico. Nell’ultimo decennio è emersa infatti una nuova classe di farmaci denominati incretinici e più specificamente Glp-1 agonisti – sottolineano gli esperti del San Raffaele – che nel corso delle sperimentazioni cliniche hanno dimostrato risultati senza precedenti nel contrastare le malattie del metabolismo. Farmaci come semaglutide, che attraverso meccanismi d’azione innovativi e mantenendo un profilo di sicurezza molto elevato hanno dimostrato efficacia nella terapia del diabete 2, dell’obesità e delle epatopatie metaboliche. Trattamenti associati, per la prima volta, a una significativa riduzione del rischio cardiovascolare, con evidenti effetti di protezione cardiaca e renale. Terapie ritenute “rivoluzionarie” per “l’enorme impatto che un più esteso impiego potrebbe avere sulla salute pubblica”, anche dal punto di vista “sociale ed economico”. 

Nel nuovo centro opereranno internisti, endocrinologi, cardiologi, nutrizionisti e psicologi già in forze al San Raffaele. Il servizio “sarà accessibile a tutti coloro che hanno un Bmi (indice di massa corporea) uguale o superiore a 27, associato o meno ad altri fattori di rischio, che intendano perseguire una riduzione equilibrata del peso corporeo”, afferma Emanuele Bosi, primario di Diabetologia ed Epatologia del San Raffaele e ordinario di Medicina interna all’università Vita-Salute San Raffaele. “Una strategia terapeutica e di monitoraggio personalizzata – illustra lo specialista – verrà identificata per ciascun paziente. Il primo passo si baserà su valutazioni e raccomandazioni nutrizionali, fisiche e relative allo stile di vita. Il secondo passo contemplerà l’opzione della terapia farmacologica, basata sull’impiego dei farmaci Glp-1 di nuova generazione, da poco disponibili anche in Italia. Infine, le visite di follow-up verranno programmate e personalizzate sulla base delle caratteristiche dei pazienti, prevedendo, nella maggior parte dei casi, l’invio a rivalutazioni da parte dei medici di medicina generale o, a seconda delle necessità cliniche, la riammissione presso il nostro centro”. 

“Tra i principi che contribuiscono a definire il concetto di salute, metabolica e complessiva della persona di cui l’ospedale San Raffaele intende farsi promotore – precisa Bosi – vi è anche quello della salute mentale e del benessere psicologico. Valutazione e supporto psicologico sono parte del percorso offerto al paziente, ove se ne ravvisi la necessità o su richiesta dell’interessato, a integrazione dalla consulenza nutrizionale, come componente fondamentale della diagnosi e del trattamento dei nostri pazienti”. 

Il Centro di eccellenza per la salute metabolica “sarà punto di riferimento per pazienti italiani e stranieri con problematiche di sovrappeso e obesità – dichiara Federico Esposti, neurofisiologo e direttore operativo dell’Irccs San Raffaele – offrendo loro un percorso diagnostico completo, con soluzioni integrate tra interventi nutrizionali, educazione comportamentale e terapie farmacologiche, al fine di promuovere e consolidare nel tempo una salute metabolica ottimale all’interno di uno stile di vita equilibrato. Obiettivo aggiuntivo sarà quello di creare una rete territoriale di medici che operino, in linea con i protocolli e la formazione ricevuta dall’ospedale San Raffaele, seguendo i pazienti nel follow-up al fine di massimizzare efficacia e mantenimento dei risultati sulla perdita di peso, in collaborazione con le farmacie del territorio”. 

L’Irccs ospedale San Raffaele di Milano – ricorda una nota – ha da sempre investito grandi sforzi e risorse nella ricerca nel campo del diabete e delle malattie metaboliche correlate. Dal 2007 ha dato vita al Diabetes Research Institute (Dri), un esempio di istituto scientifico in grado di integrare la ricerca di base con le sperimentazioni cliniche e la pratica assistenziale quotidiana, applicando un modello di ricerca traslazionale con pochi altri esempi, anche a livello internazionale. Nelle diverse aree delle malattie metaboliche, diabetologia, obesità, nutrizione clinica, disturbi alimentari, epatologia e cardiologia clinica, il San Raffaele segue ogni anno tra 87 e 94mila pazienti, risultando non solo uno dei maggiori centri italiani per la cura di queste patologie, ma anche uno dei più qualificati centri di ricerca traslazionale, integrata con molteplici altre discipline scientifiche e con le attività didattiche dell’università Vita-Salute. Con l’aggiunta di questo nuovo centro di eccellenza, il San Raffaele inizia ad occuparsi attivamente anche della fase di prevenzione delle sindromi metaboliche e delle patologie correlate. 

(Adnkronos)