Telemedicina e terapie sempre più digital per malati cronici autoimmuni

Le patologie croniche autoimmuni, reumatologiche e dermatologiche sono malattie altamente invalidanti, che necessitano di una gestione costante per essere tenute sotto controllo. Purtroppo, i pazienti non sempre riescono ad avere accesso a un iter diagnostico e terapeutico ottimale, tale da poter far loro raggiungere un miglioramento stabile della sintomatologia. Questo per problemi di mancanza di informazioni, carenza di risorse, lacune nella presa in carico del paziente, difficoltà di comunicazione con il medico, con conseguenti ostacoli per l’aderenza alla terapia. Problematiche che si sono ulteriormente aggravate nel periodo più critico della pandemia da Covid 19, quando si è assistito a un ridimensionamento delle prestazioni ambulatoriali e a una drastica limitazione dell’accesso alle cure. 

In questa situazione ci si è resi conto di quanto la medicina digitale potesse essere di aiuto, intendendo con questo termine l’insieme di tutte le soluzioni disponibili di servizi digitali al paziente, telemedicina e terapie digitali. Con le misure imposte per il contenimento del virus Sars-CoV-2 l’idea di un modello ‘centralizzato’ di assistenza sanitaria è andata in estrema sofferenza, portando medici, pazienti, caregiver, Istituzioni e aziende a fare una riflessione in merito. 

Come potrebbe l’e-health, in una situazione di difficoltà come questa, intervenire nella gestione delle cronicità? Quali necessità del paziente con malattie autoimmuni, reumatologiche e dermatologiche possono essere gestite meglio con la medicina digitale e come è vissuto dal paziente questo modello di gestione a distanza della patologia? Cosa devono fare Istituzioni, medici e industria farmaceutica perché la “digitalizzazione della cura” diventi un sistema utile per una gestione ottimale del paziente e della sua patologia? Queste in estrema sintesi le domande a cui sono stati chiamati a rispondere autorevoli clinici, rappresentanti di associazioni pazienti, Istituzioni nel corso del webinar “Salute Digitale. L’innovazione nella cura delle malattie croniche autoimmuni reumatologiche e dermatologiche”, promosso da Ucb Italia. 

L’incontro ha visto la partecipazione di Antonella Celano, presidente Apmarr (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare), Valeria Corazza, presidente Apiafco (Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza), Silvia Tonolo, presidente Anmar (Associazione Nazionale Malati Reumatici), Emanuela Omodeo Salè, responsabile scientifico di Sifo (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera), Andrea Conti, rappresentante del Direttivo di SIDeMaST(Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse), Francesco Cusano, presidente di Adoi (Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani), Roberto Gerli, presidente di Sir (Società Italiana di Reumatologia), Tonino Aceti, presidente di SalutEquità, Francesco Gabbrielli, direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e Angela Ianaro, componente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e presidente dell’Intergruppo “Scienza e Salute”. 

Obiettivo del webinar, in vista delle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e alla luce degli insegnamenti derivati dall’emergenza pandemica, è stato quello di indagare le necessità dei pazienti con patologie autoimmuni reumatologiche e dermatologiche, in termini di servizi e soluzioni terapeutiche, perché attraverso la medicina digitale possano beneficiare di un modello di sanità territoriale e domiciliare. 

(Adnkronos)