(Adnkronos) – Passi avanti verso una terapia definitiva contro l’herpes simplex, virus che causa le fastidiose e ricorrenti vescicole alle labbra, appartenente alla stessa ‘famiglia’ responsabile dell’infezione genitale. Scienziati del Fred Hutch Cancer Center di Seattle (Usa) hanno infatti dimostrato, in studi preclinici, che una terapia genica sperimentale per l’herpes labiale è stata in grado di rimuovere più del 90% del virus dall’organismo, secondo i dati pubblicati su ‘Nature Communications’ dal team guidato da Keith Jerome, ricercatore della divisione Vaccini e Malattie infettive del ‘Fred Hutch’.
“L’herpes – ha spiegato Jerome – è assai subdolo. Si nasconde tra le cellule nervose e poi si risveglia e provoca dolorose vesciche sulla pelle che molti sperimentano. Il nostro obiettivo è curare, finalmente, le persone da questa infezione”. La terapia genica sperimentale prevede l’iniezione nel sangue di una miscela di molecole di editing genetico – tecnologia che permette di correggere, in modo mirato e preciso, le singole ‘lettere’ del Dna – che ‘cercano’ il virus dell’herpes nell’organismo. Il mix iniettato contiene virus modificati in laboratorio che fanno da vettori, oltre a enzimi che funzionano come forbici molecolari. Una volta che il vettore raggiunge le sedi in cui si trova il virus dell’herpes, le forbici molecolari tagliano via i geni del virus per danneggiarli in modo da renderli inefficaci o rimuoverli in maniera definitiva.
“Stiamo utilizzando – ha evidenziato la prima autrice dello studio, Martine Aubert – un enzima meganucleasi che taglia in due punti diversi il Dna del virus dell’herpes. Questi tagli danneggiano così tanto il virus che non può ripararsi. Quindi i sistemi di riparazione del corpo riconoscono il Dna danneggiato come estraneo e se ne liberano”. Utilizzando modelli murini dell’infezione, la terapia sperimentale ha eliminato il 90% del virus dell’herpes simplex 1 (Hsv-1, che colpisce soprattutto le labbra) dopo l’infezione labiale, e il 97% dell’Hsv-1 dopo l’infezione genitale. Ci è voluto circa un mese prima che i topi trattati mostrassero queste riduzioni e la riduzione del virus sembrava diventare più completa nel tempo. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che la terapia genica per l’Hsv-1 ha avuto una significativa riduzione sia della frequenza che della quantità di diffusione virale.
“Se si parla con persone che convivono con l’herpes – ha sottolineato Jerome – molti sono preoccupati del fatto che la loro infezione si possa trasmettere ad altri. Il nostro nuovo studio – ha aggiunto lo scienziato che da anni è impegnato su questo filone di ricerca – dimostra che possiamo ridurre sia la quantità di virus all’interno del corpo sia la quantità di virus che viene eliminata”. Il team del Fred Hutch ha anche semplificato il trattamento di editing genetico, rendendolo più sicuro e più facile da realizzare. In uno studio del 2020 il gruppo di ricerca aveva utilizzato tre vettori e due diverse meganucleasi. L’ultimo studio utilizza un solo vettore e una meganucleasi in grado di tagliare il Dna del virus in due punti.
“Il nostro approccio semplificato all’editing genetico – ha precisato Jerome – è efficace nell’eliminare il virus dell’herpes e ha meno effetti collaterali sul fegato e sui nervi. La terapia, quindi, sarà più sicura per le persone e più facile da realizzare, poiché contiene meno ‘ingredienti'”. Gli scienziati di Fred Hutch considerano incoraggianti i risultati ottenuti, ma per tradurre i risultati in trattamenti per le persone è necessario concentrarsi ora sugli studi clinici. Al contempo, i ricercatori sanno lavorando per adattare la tecnologia di editing genetico per colpire anche le infezioni da Hsv-2, e non solo l’Hsv-1 come fatto fino ad ora.
Il virus dell’herpes simplex è un’infezione comune che dura tutta la vita una volta che le persone vengono infettate. Le attuali terapie possono solo sopprimere, ma non eliminare completamente i sintomi, tra cui vesciche dolorose. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, circa 3,7 miliardi di persone di età inferiore ai 50 anni (67%) hanno l’Hsv-1, che causa l’herpes orale. Si stima che circa 491 milioni di persone di età compresa tra 15 e 49 anni (13%) in tutto il mondo abbiano l’Hsv-2, che causa l’herpes genitale.