“Di fronte a una sfida difficile come quella contro il cancro, è molto comune andare incontro a sentimenti di sconforto, spesso anche a causa dei cambiamenti legati al proprio aspetto. Dare ascolto a queste emozioni e aiutare chi le vive a superarle, attraverso la cura della propria immagine, è l’impegno che Look Good Feel Better porta avanti dal 1989 negli Stati Uniti e che si è diffuso, negli anni, in 27 Paesi in tutto il mondo. Con La forza e il sorriso abbiamo portato questa mission anche in Italia nel 2007, e da allora ogni anno centinaia di donne si rivolgono a noi per vivere un momento di spensieratezza in cui regalarsi una coccola e dedicarsi solo a sé, per ritrovare il sorriso e l’energia necessaria ad affrontare le terapie. Un bisogno che si è acuito ulteriormente con l’arrivo della pandemia, che ha immobilizzato molte cose, ma purtroppo non ha arginato la diffusione del cancro. In un periodo caratterizzato da forti limitazioni degli accessi alle strutture sanitarie, per le persone in cura è diventato ancora più importante sentire di avere qualcuno vicino. Per questo abbiamo scelto di portare online i nostri laboratori e continuare a far sentire il nostro sostegno a chi ne ha più bisogno”.
Lo ha detto Anna Segatti, presidente de La forza e il sorriso Onlus, in occasione dell’evento ‘Il valore della cura di sé nel percorso di terapia oncologica’, che si è tenuto questa mattina a Roma alla presenza di esponenti del mondo politico-istituzionale, professionisti del settore sanitario e rappresentanti delle associazioni attive sul territorio. “La forza e il sorriso – ha ricordato la presidente – è una Onlus che si occupa di sostenere le donne che affrontano il cancro. Quindi è estremamente importante diffondere il messaggio della nostra mission ed è per questo che noi oggi vogliamo sensibilizzare le istituzioni, soprattutto riguardo l’importanza del nostro progetto”.
“Durante il lockdown la malattia purtroppo non si è fermata. Per questo motivo – ha evidenziato Segatti – abbiamo dovuto inventare qualcosa di diverso perché non potevamo entrare negli ospedali perché tutti chiusi, si poteva entrare solo per certe patologie. Da qui l’idea di creare dei laboratori online: la consulente di bellezza si collegava attraverso Internet con alcune pazienti che partecipavano da casa e alle quali avevamo fatto pervenire le borse con i nostri prodotti. In questo modo si sono sottoposte ai 13 step del nostro trucco, dalla detersione all’applicazione del rossetto. E’ un metodo alternativo che non potrà mai sostituire i laboratori in presenza, ma ci ha dato la possibilità di sostenere tutte le donne che hanno voluto partecipare”.