(Adnkronos) – “L’Italia non solo è il Paese più inquinato d’Europa ma detiene anche il primato, nel Vecchio continente, per l’utilizzo di fitofarmaci. Ma con l’aumento degli inquinanti nell’aria, nell’acqua e nella terra, aumentano anche le malattie tumorali, non solo le patologie cardiovascolari”. Lo ha detto Aurelio Angelini, sociologo dell’ambiente e direttore della rivista scientifica Culture della Sostenibilità, in occasione del convegno nazionale “Curare è prendersi cura – Impatto ambientale e rischio sanitario, benessere e stili di vita” promosso dall’Associazione italiana contro le leucemie i linfomi e il mieloma a Roma.
“Sappiamo benissimo che l’inquinamento di aria, acqua e terra, così come l’energia prodotta da fonti fossili e l’agricoltura industrializzata determinano degli impatti significativi sulle persone e sull’ambiente nel quale viviamo – ha sottolineato Angelini – Sulle nostre tavole arrivano alimenti ricchi di pesticidi, e l’Italia è il primo Paese in Europa per l’utilizzo di fitofarmaci”.
L’indagine “dell’Agenzia europea dell’Ambiente, realizzata nel 2022 – ha poi aggiunto l’esperto – ci dice che 570.000 europei hanno una morte precoce a causa dell’inquinamento dell’aria. E l’Italia è il Paese più inquinato d’Europa, la pianura padana è la regione più inquinata dell’Europa. Da qui, il tema al centro del convegno, ovvero promuovere politiche appropriate per quanto riguarda queste sorgenti inquinanti per determinarne una riduzione effettiva, in grado di limitare il rischio sanitario conseguente. Anche noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte, attraverso stili di vita appropriati possiamo cercare di sfuggire o ridurre il rischio sanitario dovuto all’impatto ambientale”, conclude.