Il lockdown non ferma le truffe informatiche: sei denunciati dai carabinieri

MANTOVA – Se da un lato i negozi su strada sono tutti chiusi, a causa delle misure di contenimento del covid-19, dall’altro sono aumentate esponenzialmente le compravendite online e con esse anche i reati telematici connessi all’uso della rete.

Principalmente truffe e indebito utilizzo di moneta elettronica: queste le due fattispecie più contestate nel periodo e nello specifico ambito. Ma l’attività delle Stazione Carabinieri non è cessata, anzi, oltre all’incremento del controllo del territorio, resta sempre in piedi l’attività di ricezione del pubblico. Infatti, nonostante le difficoltà del particolare momento storico che tutti stiamo affrontando, non mancano i malviventi che si approfittano del prossimo e che si celano dietro al monitor di un computer.

Assicurazioni per auto, un salotto, freni da competizione, cellulari: questi gli oggetti tanto desiderati e considerati a portata di click. Ma purtroppo le vittime in questione, tutte residenti nella provincia di Mantova, dopo aver effettuato transazioni economiche comprese tra i 200 ed i 1000 euro, si sono viste costrette a rivolgersi alle Stazioni Carabinieri competenti per territorio per denunciare il “pacco”.

Chi sono gli autori? Si tratta perlopiù di persone relativamente giovani che hanno dimestichezza con i mezzi informatici e una buona parlantina per portare a termine un’eventuale contrattazione telefonica. Nei casi scoperti dai carabinieri, nello specifico, a finire nei guai sono stati: un pugliese, due campani, un lucano, una romena ed una cubana.

I responsabili sono stati denunciati dalle Stazioni Carabinieri alle Procure della Repubblica competenti per territorio.

I carabinieri ricordano che, al fine di evitare assembramenti presso le sale d’attesa delle Caserme, è opportuno contattare telefonicamente le Stazioni per prendere un appuntamento.