Quaresima, domani videomessaggio del vescovo Marco e sabato diretta streaming della messa dal Santuario dell’Incoronata

Quaresima, domani videomessaggio del vescovo Marco e sabato diretta streaming della messa dal Santuario dell'Incoronata
Il Santuario dell'Incoronata a cui si accede dal Duomo. Da qui sabato sarà celebrata la messa in diretta streaming

MANTOVA – Domani, mercoledì delle ceneri, inizia la Quaresima. Il vescovo di Mantova Marco Busca, alla vigilia di questa giornata, condivide una propria riflessione con tutti i mantovani annunciando tra l’altro due novità per far si che in questi difficili giorni, caratterizzati dall’emergenza coronavirus, i fedeli possano continuare a sentirsi vicini alla Chiesa mantovana anche se la partecipazione alle messe è sospesa: un videomessaggio del vescovo Marco che sarà pubblicato domani e la messa domenicale in diretta streaming sabato prossimo alle ore 18 dal Santuario dell’Incoronata in Duomo, che di fatto è una chiesa distinta dalla Cattedrale, e che molti mantovani conoscono semplicemente come Cappella dell’Incoronata.
Non è un caso che la diretta streaming venga realizzata proprio qui. Grande infatti è la devozione dei mantovani verso la Beata Vergine Maria, incoronata regina di Mantova. La storia del sito risale per tradizione a Sant’Anselmo, cui la Vergine avrebbe promesso protezione per la città, parlandogli da un’immagine affrescata lungo il corridoio tra la cattedrale dedicata a San Pietro e la parallela chiesa di San Paolo (oggi non più esistente).
Nei secoli i mantovani hanno sempre pregato l’Incoronata. Una devozione che si è rafforzata soprattutto nei momenti di maggior difficoltà.

Ecco la riflessione del vescovo Marco:

Cari fratelli e sorelle,

siamo alle soglie della Quaresima, tempo di penitenza e di rinnovamento. Sappiamo come spesso le “penitenze” più efficaci non sono decise da noi, ma sopraggiungono dall’esterno e per volontà di altri. Le circostanze ci “impongono” dei comportamenti virtuosi che dobbiamo accogliere con saggezza accettando anche quella parte costosa di “sacrificio” che si rende necessaria e utile.

Ci troviamo ad affrontare l’emergenza del Coronavirus, un’esperienza nuova per le nostre società, che ci chiede di adottare comportamenti virtuosi. Alcune cose sono da fare, altre da non fare perché non sarebbero cose buone.

È buona cosa preoccuparsi di coloro che sono affetti dal virus e pregare per loro, per quanti si stanno prodigando per assisterli e per coloro che con competenza e dedizione si stanno impegnando ad Noarginare le possibilità di contagio. Non è cosa buona perdere la ragionevolezza, che invece ci aiuta a ricondurre i problemi dentro le giuste proporzioni e a non farci prendere da paure esagerate ed isteriche. A questo scopo, esperti e giornalisti ci aiutano con un’informazione corretta e onesta. È evidente, infine, come non sia cosa buona approfittare della paura collettiva per aumentare i prezzi dei beni di consumo e nemmeno “correre ai ripari” alimentando forme di egoismo.

Le crisi si possono trasformare in opportunità per rinsaldare i legami sociali, per sentirci parte di un’umanità ormai globalizzata sia nel subire il male sia nel reagire alle crisi facendo convergere gli sforzi e le risorse migliori.

Questa emergenza ci chiede di accettare alcune limitazioni ai nostri comportamenti usuali nel rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità civili che siamo chiamati ad accogliere con spirito collaborativo.

Ricordo ai sacerdoti e a tutti i fedeli, alcune disposizioni per la vita delle nostre comunità cristiane che sono valide sino a domenica 1 marzo, in attesa di ulteriori sviluppi che sarà nostra premura comunicare tempestivamente. Dovendo limitare al massimo gli assembramenti di persone, rimangono sospese tutte le iniziative aggregative nei locali delle nostre parrocchie (catechesi, formazione, eventi ludici…). Gli uffici della Curia Vescovile resteranno aperti secondo gli orari consueti. L’aspetto più delicato – in considerazione anche del tempo liturgico della Quaresima – sono le celebrazioni liturgiche. Ribadiamo, anzitutto, la possibilità e l’opportunità che le chiese restino aperte e accessibili ai fedeli per la preghiera personale. Per quanto concerne i funerali valgono le indicazioni precedentemente indicate. In caso i fedeli chiedessero la celebrazione della Penitenza e i confessionali non garantissero una condizione ritenuta adeguata, ci si può spostare sui banchi della chiesa o in un luogo ritenuto idoneo.

La Santa Messa di domani con il Rito delle Ceneri non potrà essere celebrata con concorso di popolo, tuttavia, i sacerdoti la celebreranno a nome di tutti, facendola precedere – se si ritiene opportuno – dal suono delle campane che sia segno di comunione con quanti desiderano unirsi spiritualmente. Ricordo che la tradizione della chiesa raccomanda la “comunione spirituale” per coloro che non possono partecipare fisicamente alla celebrazione eucaristica.

Da domani mattina sarà disponibile sul sito della diocesi un semplice video in cui invito la nostra chiesa diocesana ad iniziare questo tempo quaresimale soprattutto con un desiderio di conversione della mentalità. A questo allude il gesto dell’imposizione delle ceneri sul capo. Siccome è il contatto con la Parola di Dio che trasforma i nostri pensieri, nel video suggerisco di compiere un gesto espressivo del nostro desiderio di cambiamento: quello di prendere tra le mani la Bibbia in un momento di preghiera personale o ancor meglio familiare. In questo modo, soprattutto i genitori, che sono i primi catechisti e i sacerdoti delle loro case, potranno comunicare ai figli un messaggio di fiducia in Dio, Padre tenero e provvidente, che li rassereni di fronte a un’emergenza che anche per loro rappresenta un’esperienza nuova e, per certi versi, fonte di inquietudini.
Sabato alle ore 18 celebrerò, in diretta streaming, nel Santuario dell’Incoronata, l’Eucaristia della prima domenica di Quaresima, senza concorso di popolo.

Nell’impossibilità di fare altrimenti, il vostro essere uniti a me in questa celebrazione vi consente di rimanere in comunione tra di noi e vivere cristianamente la domenica.  La scelta della cappella dell’Incoronata è dovuta al fatto che il popolo mantovano, nei tempi difficili e di calamità, ricorreva alla protezione della Vergine Incoronata quale Madre di misericordia. Come cristiani mantovani, compiremo questo gesto di comunione nella fede che desideriamo sia un segno per tutti gli uomini e le donne: nonostante le forti tendenze all’individualismo, i nostri destini sono tutti legati e il mondo è accomunato tanto nel soffrire quanto nel trovare le soluzioni per risollevarsi.

Impariamo l’arte di trarre il bene dal male e di trasformare l’esperienza della nostra vulnerabilità in una più forte coscienza della nostra solidarietà.

A questo allude la “polvere” del Mercoledì delle Ceneri. Non vivremo il gesto, ma possiamo ugualmente imparare la lezione della penitenza. La Quaresima sia per ciascuno il tempo propizio per lasciarsi toccare dalla Grazia e “contaminare” il mondo con la novità del Vangelo.

Prego per voi e voi fatelo per me.

vostro vescovo Marco