Sedicente finto diplomatico rifiuta di indossare la mascherina in un ufficio pubblico, nei guai 36enne

MANTOVA – Nella tarda mattinata di ieri, lunedì 26 ottobre,  gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti a San Giorgio Bigarello all’interno degli Uffici della sede Aci di piazza Silone per la segnalazione di una persona molesta che si rifiutava di indossare la mascherina di protezione.
L’uomo, D.B. 36enne residente nel mantovano interpellato dai poliziotti sui motivi del proprio comportamento, ha asserito di conoscere la normativa che obbliga di indossare il presidio di protezione, ma rifiutava volontariamente di non ottemperare all’obbligo in quanto non riconosceva le leggi dello Stato Italiano, dichiarandosi “Essere umano e soggetto di Diritto Internazionale”. A quel punto, per attestare l’indentità dichiarata. ha estratto una tessera di riconoscimento di non ben precisata natura, rifiutandosi però di consegnarla nelle mani dei poliziotti.
L’uomo è stato quindi ammonito circa le conseguenze della propria condotta ma per tutta risposta ha iniziato a filmare, con il proprio cellulare, l’intervento dei poliziotti, dichiarando di essere in diretta sui social network e ripetendo più volte: “Sono un essere umano rappresentante dei diritti umani, non so chi siete, non vi riconosco come forza di polizia, potreste ingannarmi; voglio il vostro numero identificativo”.
Nonostante la cortesia usata dagli Agenti della Volante, il 36enne, con a carico alcune denunce per guida in stato di ebrezza alcolica, non ha comunque indossato la mascherina rifiutando di fornire i documenti. Invitato a salire sulla Volante per essere condotto in Questura ha affermato: “Non vi riconosco, sono un soggetto di diritto internazionale. Vi seguo con la mia macchina, ho paura per la mia incolumita. Voglio vostri documenti, chi mi dice se non avete bevuto o se avete o no la patente ?”
Dovendo assolutamente procedere nei suoi confronti secondo le norme di legge, gli Agenti si sono visti ostretti a condurre il soggetto, che opponeva resistenza passiva, presso gli Uffici di Piazza Sordello.
Questo comportamento è costato a D.B. una sanzione da 400 euro per il mancato uso della mascherina ed è stato, inoltre, denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza, minacce aggravate, rifiuto di fornire le generalità a Pubblico Ufficiale nonché per la violazione dell’art. 167 D.LGS 196 del 2003, meglio conosciuto come Decreto sulla privacy – che vieta in modo assoluto la divulgazione di filmati senza il consenso della persona ripresa; infine, gli Agenti hanno altresì provveduto sequestro del suo telefono cellulare quale fonte di prova.
Le ultime parole dell’uomo prima di essere rilasciato sono state: “Non finisce qui, mi rivolgerò ai miei referenti nazionali dei diritti umani”.
Il Questore Paolo Sartori, quindi, ha dato disposizioni alla Divisione Anticrimine della Questura di avviare in via d’urgenza il procedimento per l’applicazione a carico di D.B. di Misure di Prevenzione Personali, che verranno disposte parallelamente al Procedimento Penale al quale costui verrà sottoposto dalla competente autorità Giudiziaria.