Uccise il padre perchè teneva il volume della tv troppo alto: condannato all’ergastolo

MANTOVA – Condanna all’ergastolo per Lorenzo Prandi, il 51enne di Ostiglia che il 14 luglio del 2021 uccise a coltellate il padre Mario, di 75 anni, nell’appartamento di via Colombo, perchè “infastidito dal volume troppo alto del televisore”.
E’ quanto hanno deciso, dopo circa due ore di camera di consiglio, i giudici della Corte d’Assise presieduta da Enzo Rosina che hanno comminato dunque al parricida la pena massima.
Due sono le aggravanti all’omicidio volontario che hanno contribuito a decidere per l’eragostolo: i futili motivi e il legame di parentela.
Stando alla ricostruzione degli inqurenti, tra padre e figlio sarebbe scoppiata una lite in merito al volume del televisore, ritenuto troppo alto dall’omicida il quale in preda ad un raptus ha preso un coltello da cucina e colpito con quattro fendenti l’anziano genitore che in quel momento era seduto sul divano. L’uomo è morto sul colpo.
Le perizie psichiatriche e gli esami strumentali hanno tra l’altro confermato che Lorenzo Prandi è in grado di intendere e di volere.
La sentenza accoglie dunque la richiesta di ergastolo che era stata avanzata dal Pm Giulio Tamburini.
Al momento della lettura della sentenza l’imputato era presente in aula come nelle precedenti udienze, e non ha lasciato trasparire alcuna emozione.