MANTOVA – “La testa sua rasata, il dribbling che ti sfianca…” Chi frequentava la Curva Te tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000, questo coro lo ricorderà ancora. Arrivato al Mantova nella stagione 1998 dal Cittadella, Paolo Pupita è rimasto in riva al Mincio fino al 2003. Alla fine a Mantova ha deciso di mettere radici e di continuare a vivere la sua passione per il calcio, una volta terminata la carriera da professionista.
Mantova, Castellana e Porto (dove si è solo allenato), per poi ricominciare, a sorpresa, ieri a 46 anni con la maglia dell’Union Team di mister Gianfranco Zanardi. Tecnico esperto, che l’ha visto esordire con l’ha sempre seguito con grande stima. “Già lo scorso anno mi allenavo con loro e quest’anno – spiega il “Pupo” – ho deciso di rimettermi in gioco e di giocare. Alla fine il calcio è la mia grande passione. Ho 46 anni, ma non riesco a smettere. Ho avuto qualche offerta interessante in passato per fare il dirigente qui nel Mantovano, ma io voglio giocare”. Obiettivo uno: “Divertirmi e mettermi al servizio dei ragazzi”
Ieri la prima gara con i nuovi compagni. Non è andata benissimo per i ragazzi di mister Zanardi che hanno perso in casa 2-1, contro il Quistello. Partenza da titolare per Pupita. “il mister è stato clemente – conclude – . Mi ha semplicemente detto di giocare e di dare il mio contributo”. Prossima partita, domenica in casa del Borgo Virgilio.