A Taobuk si discute di libertà, ospiti Ernaux e Oates

(Adnkronos) – Oltre duecento eventi in cinque giorni con ospiti internazionali, tra la Premio Nobel Annie Ernaux. Dal 15 al 19 giugno tornerà Taobuk a Taormina. Quest’anno il tema sarà dedicato alle libertà e alla sua mappatura, le libertà riconosciute e soprattutto quelle negate, in una mappatura spazio-temporale le cui coordinate saranno tracciate dai più autorevoli scrittori, intellettuali, scienziati e artisti italiani e internazionali. La manifestazione ideata e diretta da Antonella Ferrara, quest’anno, per la tredicesima edizione, si presenta con una denominazione articolata: il logo originario si associa a quello del progetto di promozione turistica pensato dalla Regione Siciliana per rinnovare il fascino che l’isola esercita da sempre sui viaggiatori. Si potenzia così la collaborazione tra SeeSicily e Taobuk per un festival dal respiro internazionale, che lo scorso anno è stato onorato dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  

“Taobuk 2023 esplorerà l’immensa e inebriante potenza creativa, la forza di aggregazione, la dignità e le opportunità che la libertà e le libertà conferiscono all’uomo libero, nel garantirgli l’inviolabilità del proprio corpo, del proprio domicilio, della privacy e nell’assicurargli l’autonomia di esprimersi e l’indipendenza del popolo cui appartiene”, dichiara Antonella Ferrara, che aggiunge: “Tra le ragioni che hanno portato a scegliere il concept c’è proprio l’urgenza, dettata dal momento storico in cui viviamo, di aprire un dialogo a più voci sul processo storico di una fondamentale conquista della civiltà, ossia il ribaltamento della libertà da prerogativa di alcuni ceti a status non più privilegiato, ma riconosciuto a ognuno fin dalla nascita sulla base dell’uguaglianza e fratellanza degli uomini. Una visione inedita fino all’Illuminismo, da cui ha trovato origine, e ancora oggi in fieri: la condizione di uomini liberi è perciò tutt’altro che scontata. Minoritaria è di fatto la quota di umanità a cui è garantito il godimento dei diritti fondamentali. Un’aspirazione che continua ad essere segnata dai sacrifici eroici per perseguirla. Non è passato, remoto o prossimo: è oggi, come dimostrano le tragiche vicende delle donne iraniane”. 

Taobuk è una prestigiosa vetrina dell’italianità e del patrimonio materiale e immateriale siciliano: oltre 200 eventi con ospiti di prestigio tra scrittori, giornalisti, registi, artisti e personalità dello spettacolo e della divulgazione scientifica. In cinque giorni, dal 15 al 19 giugno, nei luoghi più significativi di Taormina, gli ospiti provenienti da 30 paesi del mondo sono chiamati a esplorare i “meridiani della libertà” da molteplici punti di vista e discipline, dando vita a un osservatorio mirato a privilegiare le dinamiche del presente e le prospettive sul futuro. Un festival dall’approccio multidisciplinare che celebra la letteratura in relazione con le altre arti e le scienze per dare vita a un’agorà del pensiero che culmina con il conferimento dei Taobuk Award, che anche quest’anno vedono protagonisti di altissima levatura che arricchiscono l’Albo d’Oro dei 48 vincitori delle passate edizioni, tra i quali i Premi Nobel Svetlana Aleksievič, Mario Vargas Llosa, Orhan Pamuk, Olga Tokarczuk, Giorgio Parisi, e altri scrittori come Paul Auster, Michel Houellebecq, Emmanuel Carrère, David Grossman, Amos Oz, Abraham Yehoshua. 

I Taobuk Award per la Letteratura 2023 vanno a tre scrittrici: la francese Annie Ernaux, Premio Nobel 2022, l’iraniana Azar Nafisi e la statunitense Joyce Carol Oates, tre figure femminili, distanti nell’itinerario umano e artistico eppure affini nell’impegno attivo per l’emancipazione piena della donna, che hanno tratto ispirazione dall’esperienza autobiografica per trasferirla nel racconto dei vincoli sociali e collettivi che condizionano l’esistenza. Le premiate terranno tre letture magistrali. Annie Ernaux, da sempre in prima linea in tante battaglie per la parità di genere, ha firmato capolavori come Gli anni, L’evento, Il ragazzo, Il posto. Per lei la scrittura rappresenta addirittura un “atto politico” per prendere coscienza di cosa può rappresentare il privilegio di nascita o l’appartenenza a un genere nella società patriarcale. Al festival terrà la lectio “L’autobiografia condivisa per denunciare i vincoli sociali”. 

Azar Nafisi è una testimone dei tempi, inflessibile nella sua posizione per la liberazione delle donne in Iran, vittime di costanti soprusi. Autrice di bestseller come Leggere Lolita a Teheran, Le cose che non ho detto, La Repubblica dell’Immaginazione, a causa della sua fiera denuncia di ogni forma di censura letteraria, ha dovuto scegliere l’esilio negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni del regime degli ayatollah. Al festival proporrà la lectio “La libertà delle libertà: il diritto all’immaginazione”. Joyce Carol Oates, autrice e intellettuale americana poliedrica e prolifica ha esplorato in romanzi, racconti, poesie, drammi teatrali, saggi, scomode problematiche come la violenza domestica, l’oppressione e la mercificazione delle donne in una società guidata dal potere e dal denaro. Più volte finalista al premio Pulitzer e vincitrice nel 2019 del Jerusalem Prize, assegnato a scrittori il cui lavoro sia connesso con i temi della libertà dell’uomo e della società. Terrà la lectio dal titolo “Oltre gli abissi della plutocrazia e dell’oppressione”. Inoltre in anteprima a Taobuk il suo ultimo libro Babysitter, che viene pubblicato in Italia da La nave di Teseo.  

Il Taobuk Award Scienza 2023 è assegnato allo scrittore e giornalista del National Geographic David Quammen, la cui vasta opera di divulgazione ha assunto risonanza planetaria nel 2020, in occasione della pandemia di Covid, quando il suo libro Spillover. L’evoluzione delle pandemie scritto nel 2012 e pubblicato nel 2017 da Adelphi, è balzato ai vertici delle classifiche di vendita. A Taobuk Quammen sarà protagonista di una riflessione molto attuale su salute e libertà e sul ruolo della divulgazione scientifica. Taobuk 2023 raccoglie testimonianze di impegno civile e progetti di sviluppo sociale per una cultura delle libertà. Due testimoni diretti riflettono sul conflitto in Ucraina e sull’urgenza della libertà: Nicolai Lilin, scrittore italiano di origine russa, autore di La guerra e l’odio (Piemme) in collegamento con Vera Politkovskaya, figlia di Anna, e autrice di Mia madre l’avrebbe chiamata guerra (Rizzoli). Giovanni Chinnici, il figlio del magistrato Rocco, assassinato nel 1983 dalla mafia, nel suo libro Trecento giorni di sole (Mondadori), racconta la storia del padre mentre lo spagnolo Ildefonso Falcones presenta Schiava della libertà (Longanesi), la straordinaria epopea di due donne coraggiose, in cerca di giustizia e libertà tra la Cuba del XIX secolo e la Madrid di oggi. 

Taobuk festeggia, poi, i 100 anni dalla fondazione del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) con diverse iniziative curate dal giornalista Massimo Sideri. Si parte da un dialogo tra scienza e musica, con il violinista Alessandro Quarta e la scienziata Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR, mentre il filosofo della scienza Telmo Pievani spiegherà come la scienza possa aiutare la difesa della biodiversità, partendo dal grande progetto del NBFC National Biodiversity Future Center, che ha proprio il suo hub a Palermo. Sempre a Maria Chiara Carrozza e all’architetto dello spazio Valentina Sumini è affidato l’omaggio a Italo Calvino, in un dialogo sulle città del futuro, o città invisibili. 

Tra gli scrittori ospiti del festival, Marco Missiroli (Avere tutto) e Niccolò Ammaniti (La vita intima) che dialogano con il critico Luca Beatrice sui protagonisti dei loro ultimi romanzi, al centro di complesse dinamiche familiari e sempre in bilico tra libertà e indipendenza. E ancora un dialogo tra il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che traccia un ritratto di Giuseppe Prezzolini in L’anarchico conservatore (Mursia). 

Mettendo in luce il punto di rottura tra i diritti garantiti dalla Costituzione e la loro applicazione concreta, l’ex magistrato Gherardo Colombo, in Anticostituzione (Garzanti) riscrive provocatoriamente la Carta costituzionale; mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio, con Giustizia (Liberilibri), riflette sulla riforma del diritto penale e delle libertà fondamentali della persona. Presente anche il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli per parlare di ‘Nuovi diritti tra libertà e autorità’. La libertà di stampa, alla base della vita democratica è al centro di una tavola rotonda con autorevoli esponenti dell’editoria e del giornalismo, tra i quali Michele Ainis, componente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera e Agnese Pini, direttrice dei quotidiani del gruppo Monrif. 

(Adnkronos)