(Adnkronos) – “C’è un’Italia che cresce nelle relazioni e nei legami, fatta di mamme, papà, nonni e bambini che difendono e promuovono la vita dal concepimento alla morte naturale. C’è un Paese che all’eutanasia delle persone fragili, all’inverno demografico e all’aborto – che ancora oggi elimina 100mila bambini ogni anno – risponde con la cura, il sostegno e l’apertura alla vita. Questi sono i sentimenti della maggioranza silenziosa degli italiani che auspichiamo di vedere numerosi in marcia al fianco delle oltre 100 associazioni che animeranno la manifestazione”. Massimo Gandolfini (Family Day) riassume così lo spirito della manifestazione nazionale ‘Scegliamo la Vita’, partita da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni in Laterano nella Capitale. A dispetto della “cultura mortifera dello scarto”, l’intenzione del popolo pro-life è di lanciare all’Italia “la sfida della speranza”.
“Qualsisia legge sull’aborto vorremmo che fosse messa in un cassetto. Vogliamo che le donne abbiano sempre una possibilità, non siano mai più schiacciate dalla solitudine dell’aborto” dice all’Adnkronos Michele Rachele Ruiu, l’altra portavoce della manifestazione ‘Scegliamo la Vita’. “La donna ha diritto di essere custodita e accompagnata, non abbandonata”, aggiunge Ruiu, che di c’è di guardare con speranza anche agli Usa riguardo alla sentenza Roe vs Wade. “Questi bambini, questo corteo sono il nostro messaggio: scegliere la vita si può fare ed è bello farlo. Non vogliamo lasciare indietro nessuno, vogliamo prenderci custodia di tutti, metterci accanto ai più fragili”. “E’urgente buttare giù il castello ideologico sull’aborto, che nega innanzitutto il dolore che procura. È urgente che venga restituita alla donna, la verità: cosa è l’aborto e quali le conseguenze che poi paga sulla propria pelle, oltre a quella del figlio”. “Scendiamo in piazza – prosegue – per testimoniare che è possibile prendersi cura di tutti e soprattutto è bello farlo, anche quando impegnativo: per questo sarà una festa! Siamo convinti che se l’Italia vuole ripartire non può che farlo da qui! Nessuno sarà lasciato indietro e oggi a Roma si alzerà un vento carico di speranza!”.
Colonna sonora della manifestazione il brano dei The Sun che si concluderà con il concerto della rock band in piazza San Giovanni.
“Noi siamo qui per ribadire il diritto dei bambini di venire al mondo, loro non possono chiederlo. Lo facciamo in modo pacifico, cantando e ballando insieme a tanti giovani” dice all’Adnkronos Andres Bonello, tra i sacerdoti argentini della Congregazione missionaria Istituto del Verbo Incarnato che durante il corteo ‘Scegliamo la Vita’ hanno dato vita a un ballo scatenato a suon di tamburi. Sono proprio il gruppo dell’Istituto del Verbo Incarnato (vengono da Viterbo) i più rumorosi, gli animatori del corteo che sta sfilando per le vie di Roma.
Presenti all’appello, tra gli altri, il leghista Simone Pillon (‘Negli Stati Uniti e in molti altri Paesi so stanno promulgando leggi pro-life. Facciamolo anche noi!, scrive su Facebook), la senatrice Isabella Rauti (FdI) (“ci vediamo dietro lo striscione ‘Dalla parte della vita, sempre'”, annuncia sui social) e l’eurodeputato della Lega Danilo Oscar Lancini.