Al via ‘The Source’, concorso letterario per racconti di climate fiction italiani

Alla ricerca dei Cormac McCarthy d’Italia. Al via The Source, il concorso letterario che sceglierà i migliori racconti di genere climate fiction italiani. L’iniziativa, promossa da Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, in collaborazione con Libromania, società controllata dalla casa editrice DeA Planeta Libri, prende spunto dal podcast omonimo, The Source, rilasciato quest’estate e disponibile gratuitamente su tutte le più importanti piattaforme, e che racconta gli effetti e le conseguenze dei cambiamenti climatici in un’Italia che per 15 anni ha ignorato gli allarmi degli scienziati, ritrovandosi all’improvviso vittima della prima crisi idrica della storia. 

Il concorso, che prende il via oggi 22 settembre e termina il 30 novembre, rilancia la sfida a scrittori e aspiranti tali: scrivere un racconto inedito all’interno del genere letterario chiamato climate fiction (Cli-Fi), ovvero quel filone della fantascienza che si misura col tema dei cambiamenti climatici. 

Da sempre, infatti, il cinema, il teatro e la letteratura hanno svolto anche una funzione profetica. La narrazione di un futuro possibile, la creazione di un immaginario, di volta in volta apocalittico, fiabesco, allegorico è parte stessa della tradizione narrativa del mondo. La riflessione sul tempo e sul domani ha prodotto grandi capolavori, e solo alla metà del Novecento, per circoscrivere un macrogenere, si è coniato il termine fantascienza o science fiction. 

La climate fiction è, invece, un’etichetta decisamente più recente. Tra i nomi illustri che vi sono misurati troviamo, per limitarci ai più celebri, James G. Ballard (Il mondo sommerso), Ian McEwan (Solar), Margaret Atwood, celebre per Il racconto dell’ancella, (la Trilogia di Maddaddam) e, il più famoso di tutti, Cormac McCarthy, autore del romanzo post apocalittico La strada, vincitore del premio Pulitzer nel 2007. 

Quella dei cambiamenti climatici è una questione che costituisce oggi la grande priorità nelle agende dei governi e delle principali istituzioni internazionali. Lo scioglimento dei ghiacci, la crescita del livello degli Oceani, le precipitazioni e i fenomeni meteorologici estremi sono sempre più diffusi, mentre vaste aree del pianeta sono colpite da siccità e ondate di calore senza precedenti. Questa estate in Italia sono letteralmente andati in fumo 158 ettari di territorio, un’area pari alle Città di Roma, Napoli e Milano messe insieme. Le inondazioni che hanno devastato il centro Europa nel mese di luglio hanno causato più di 180 vittime nella sola Germania. 

Si tratta di fenomeni che, secondo gli scienziati, sono destinati a intensificarsi: si pensi che il decennio 2010-2019, è stato il più caldo da quando esistono registrazioni attendibili e regolari della temperatura. Cambiamenti che rendono sempre più frequenti fenomeni di dissesto idrogeologico, crisi dei sistemi agricoli, crisi idrica, diffusione di epidemie ed estinzione di specie animali e vegetali. Scopo di The Source è quello di dare un contributo in termini di sensibilizzazione e di farlo attraverso lo strumento dell’immaginazione e dello storytelling.  

Fino al 30 novembre, sarà possibile inviare il proprio racconto di climate fiction, compreso fra le 20 e le 30 mila battute, caricandolo sul sito ufficiale thesource.gruppocap.it. I migliori elaborati, selezionati da una giuria, saranno raccolti in un libro-antologia curato in collaborazione con Libromania, che vedrà la luce nella primavera del 2022. 

The Source è solo l’ultima delle tante iniziative di sensibilizzazione sui temi ambientali ideate da Gruppo CAP. Lo scorso anno l’azienda pubblica ha promosso l’operazione Let’s Green!, concorso nato con l’intento di premiare le buone pratiche di sostenibilità di cittadini e associazioni eleggendo i Comuni più green della Città Metropolitana di Milano. 

Per maggiori informazioni, per ascoltare le puntate di The Source, e per consultare il regolamento del concorso: https://thesource.gruppocap.it/ 

(Adnkronos)