Alessandro Zan: “Grazie Report per inchiesta, mai guadagnato da Pride”

(Adnkronos) – “Come ho sempre fatto, ringrazio Report per il lavoro d’inchiesta, questa volta anche su di me. Le loro inchieste fanno bene alla democrazia. Come ha confermato Report, ribadisco che non ho mai percepito alcun guadagno dalla manifestazione, che sono orgoglioso di aver fondato e che ha un importante valore sociale: i documenti lo attestano e sono pubblici”. Così Alessandro Zan del Pd sui social dopo l’inchiesta del programma di Rai3.  

“Mi sono sempre messo a disposizione come volontario e a titolo gratuito, come confermano le mie dichiarazioni obbligatorie annuali alla Camera dei Deputati. La società serve esclusivamente a organizzare la manifestazione, i cui incassi vengono ogni anno utilizzati per consentire la realizzazione e la sostenibilità della manifestazione stessa. Ringrazio ancora Report per avermi dato l’occasione di spiegare in modo esaustivo”. 

Il ministro Adolfo Urso annuncia intanto di avere “dato mandato ai suoi legali di denunciare in ogni sede il conduttore di Report Sigfrido Ranucci e gli autori del servizio in onda domenica 10 su Rai3, nonostante il Ministro avesse già eccepito” lo scorso 5 dicembre “la assoluta falsità delle notizie riportate in merito alla asserita adesione a logge massoniche e l’intento gravemente diffamatorio”. In una nota Urso osserva come “Report prosegue così, in una campagna persecutoria,attivata subito dopo l’insediamento del governo, tesa evidentemente a inibire l’attività del Ministro, facendo palesare chissà quali reconditi interessi e condizionamenti occulti che non hanno alcun fondamento nella realtà”.  

Si lamenta poi come “già in precedenti servizi erano emerse, infatti, interviste manipolate e false, ricostruzioni arbitrarie e notizie del tutto infondate che i fatti hanno poi ampiamente smentito. Servizi che hanno costretto il Ministro Urso ad adire già le vie legali, così come altre persone chiamate in causa anch’esse quali parti lese”. Il ministro ha inoltre “dato mandato di denunciare i signori Kitty Montemaggi e Gioele Magaldi per quanto affermato nel corso delle interviste riportate da Report e il dottor Luigi Bisignani per quanto scritto nel quotidiano Il Tempo nell’articolo uscito in contemporanea con il servizio di Report, domenica 10 dicembre, evidentemente frutto della medesima strategia”.  

Per il ministro “è gravissimo che una trasmissione del servizio pubblico avvalori le farneticazioni di personaggi che nel tempo hanno accusato di appartenenza a logge segrete Presidenti della Repubblica, Presidenti del Consiglio, Governatori di BCE e Banca d’Italia e persino Sommi Pontefici. Perché delle due l’una: o era vero quel che ha affermato il signor Magaldi in altre occasioni delineando complotti massonici ai danni dello Stato e delle istituzioni democratiche o è falso quanto Report oggi strumentalizza per aggredire il Ministro Urso, al fine di inibire l’esercizio del suo mandato”. “In ogni caso – conclude – è compito del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica occuparsi di materia che riguarda senza alcun dubbio la Sicurezza dello Stato e la tenuta della nostra democrazia, anche per l’uso strumentale che viene fatto del servizio pubblico. Oggetto, questo sì, di manovre occulte”. 

“È totalmente falso, temiamo che la vostra fonte sia la stessa di tante altre inchieste fantasiose finite nel nulla come i presunti finanziamenti russi”. Così La Lega risponde quindi a Report, che nella trasmissione andata in onda ieri sera ha parlato di una trattativa per la candidatura del generale Roberto Vannacci, compreso un ‘risarcimento’ nel caso di una sua mancata elezione alle europee. 

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