(Adnkronos) – Dopo l’alluvione in Emilia Romagna, “per fortuna oltre 15mila persone sono riuscite a rientrare nelle loro abitazioni, siamo attorno a 20mila sfollati in questo momento, tre giorni fa c’erano oltre 36mila fuori casa. Speriamo che nei prossimi giorni si possa tornare ad una situazione di maggiore normalità”. Così Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna, ospite a Start su SkyTg24 che sulle condizioni meteo dice: “Ci auguriamo risultino non precipitazioni pesanti ma deboli, è attivata comunque tutta la struttura della Protezione civile”.
Sui danni dell’alluvione in relazione “alle infrastrutture viarie e ferroviarie, saremo attorno al miliardo di euro, se non qualcosa in più”, continua Bonaccini, che dopo il via libera del Cdm al decreto da 2 miliardi ringrazia “il governo che adempito alla richiesta di veder sospesi tutti i pagamenti di mutui, di adempimenti fiscali. Adesso si tratta di ritornare a ripristinare il prima possibile il superamento di questa fase drammatica di emergenza” per poi passare alla ricostruzione.
“Abbiamo chiaro il programma e il lavoro che dobbiamo fare – ha detto Bonaccini -, serve in tutto il Paese un investimento che nel dopoguerra in Italia purtroppo è stato molto basso sulla fase di prevenzione. Questo è un paese che ha scommesso molto sull’emergenza e troppo poco sulla prevenzione e servono dei piani di finanziamenti molto alti, oggi con le risorse europee, il Pnrr, abbiamo l’occasione formidabile per fare le cose per bene”.
Sul nodo Commissario per la ricostruzione, queste le parole di Bonaccini: “Non mi occupo delle polemiche ma di stare vicino alle popolazioni colpite. Luca Zaia ieri diceva che solitamente sono i presidenti di regioni che si occupano direttamente della fase di ricostruzione. Penso che serva una figura che conosca bene il territorio. Del destino di Bonaccini mi importa ben poco, mi interessa del destino delle popolazioni colpite e soprattutto che si metta in campo una ricostruzione che tenga conto di quello che stiamo passando: non soltanto climate change ma anche global warming”.
“Domani a Ursula von der Leyen chiederemo l’attivazione del Fondo di solidarietà europeo – che chiedemmo e fu già utilizzato nel 2012, quando ricevemmo oltre 600 milioni di euro -, credo che ci siano tutte le caratteristiche per poter avere accesso ad alcune centinaia di milioni di euro, che saranno una ulteriore boccata di ossigeno per fronteggiare i danni”, ha quindi aggiunto in merito alla visita della presidente della Commissione europea in Emilia Romagna.
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Proseguono intanto da otto giorni le operazioni a seguito dell’alluvione che ha interessato l’Emilia Romagna. Sono 6.766 gli interventi fatti, 2.920 a Ravenna, 2.114 a Forlì Cesena, 1.352 a Bologna, 380 a Rimini, 959 i vigili del fuoco al lavoro, 438 in provincia di Ravenna e 221 in quella di Forlì Cesena, 48 di loro sono volontari, 286 i mezzi all’opera, tra cui 45 piccoli natanti, 3 anfibi, 23 mezzi di pompaggio, 13 tra escavatori e ruspe, 3 elicotteri e 13 droni.
Tra le squadre impegnate 40 vigili del fuoco sono al lavoro per il coordinamento degli interventi presso i 14 posti di comando avanzato, oltre 140 soccorritori acquatici, più di 100 esperti delle unità di pompaggio. Dal 16 maggio a oggi 300 le operazioni di soccorso effettuate dalla forza aerea del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco che hanno interessato i recuperi di persone ospedalizzate o con gravi patologie, di bambini, di una donna incinta e di persone in ipotermia.