(Adnkronos) – “Siamo determinati ad arrivare a settembre con le idee nette e chiare. Il metodo di partecipazione da noi scelto è un metodo condiviso con tutti gli attori protagonisti: istituzionali, le associazioni datoriali, i sindacati, l’Autorità Portuale, chiedendo loro di identificare le priorità, in modo tale da arrivare al tavolo di settembre con le idee chiare, in maniera forte ed autorevole”. Così, la vice presidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, in occasione della conferenza stampa a seguito di una serie di tavoli tenuti dalla stessa presidente riguardo una convergenza sulla centralità dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta come punti di partenza per uno sviluppo industriale ecosostenibile dell’Italia nel Mediterraneo.
“La nostra prima preoccupazione va ai lavoratori: il nostro impegno è volto alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Guardiamo avanti con necessaria ambizione, pensando ad un rilancio, ad un piano di sviluppo e ad un piano industriale. L’obiettivo – spiega Angelilli – è quello di realizzare progetti importanti, soprattutto in tema di economia circolare, di fonti rinnovabili. Ambiamo ad essere protagonisti di una nuova pagina di sviluppo”.
In tale contesto è fondamentale anche l’avvio della cabina di regia della blue economy, un modello di economia dedicato alla creazione di un sistema economico sostenibile attraverso l’innovazione tecnologica: “La cabina di regia è stata istituita proprio in queste settimane e presieduta dal Presidente della Regione Lazio Rocca. Certamente – sottolinea la vice presidente – sarà un tavolo molto concreto e autorevole dal punto di vista istituzionale, che dovrà contribuire al rafforzamento dell’autorevolezza della posizione di Civitavecchia proprio in ambito nazionale”.
Molte le proposte che i vari attori protagonisti delle tavole hanno posto all’attenzione della vice presidente Angelilli: “Ci sono varie proposte al momento, ma abbiamo inteso prenderci del tempo per verificare per ogni proposta la sua concretezza, dalla fattibilità amministrativa a quella finanziaria, cercando una sostenibilità anche industriale. L’obiettivo, quindi, è arrivare con proposte e progetti concreti e chiari, parlando con una sola voce”.
Concludendo, la vicepresidente Angelilli tiene a precisare la differenziazione storica rispetto all’amministrazione Zingaretti, predecessore di Rocca. La Regione “si era già attivata sotto il profilo pratico in questo stesso campo, ma ci fu un problema di infattibilità a livello strutturale del progetto: prevedeva, infatti, modifiche e implementazioni su un’area di 15.000 ettari, quando il limite era fissato a 5.000: in tal senso – conclude – noi opereremo nei limiti realistici che ci sono consentiti dal territorio”.