(Adnkronos) –
Gli Houthi dello Yemen, che l’Iran è accusato di sostenere, affermano che non fermeranno gli attacchi nel Mar Rosso. “Anche se gli Usa riuscissero a mobilitare il mondo interno, le nostre operazioni militari (nel Mar Rosso) non si fermerebbero fin quando non si porrà fine ai crimini di genocidio a Gaza e non sarà consentito l’arrivo di cibo, medicine e carburante alla popolazione assediata nella Striscia, indipendentemente dai sacrifici che ci costerà”, minaccia via X Mohammed Al-Bukaiti, esponente dell’ufficio politico degli Houthi. “La nostra guerra è morale e non abbandoneremo la responsabilità di difendere gli oppressi sulla terra, come Dio ci ha richiesto nel libro Sacro”, afferma ancora.
Secondo quanto afferma sui social media il portavoce del gruppo yemenita filoiraniano che controlla la capitale Sanaa, Muhammad Abdel Salam, “il fine delle operazioni navali” nel mar Rosso da parte del gruppo sciita degli Houthi (Ansar Allah) è di “sostenere il popolo palestinese nell’affrontare l’aggressione e l’assedio di Gaza, e non sono una dimostrazione di forza o una sfida per nessuno”. “Chiunque cerchi di espandere il conflitto deve assumersi la responsabilità delle conseguenze delle sue azioni”, ha ammonito Abdel Salam, ritenendo che “la coalizione formata dagli Usa con lo scopo di proteggere Israele e militarizzare il mare senza alcuna giustificazione, non impedirà allo Yemen di continuare le sue legittime operazioni a sostegno di Gaza”.
“Proprio come gli Stati Uniti -aggiunge- si sono permessi di sostenere Israele con e senza un’alleanza, i popoli della regione hanno piena legittimità a sostenere palestinesi, e lo Yemen si è assunto la responsabilità di opporsi alla grande ingiustizia a Gaza”.
Intanto oggi l’agenzia United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) comunica di aver ricevuto segnalazione di un “incidente” a 80 miglia nautiche a nordest di Gibuti. “Le autorità indagano”, viene precisato su X, mentre per le imbarcazioni c’è l’indicazione a “transitare con cautela”.