B7, Marcegaglia: “G7 deve difendere valori fondanti democrazia”

(Adnkronos) – “Lo scacchiere globale è diventato estremamente impegnativo. La dignità, i diritti umani, la sicurezza sono in gioco. I mercati aperti sono minacciati. Noi come G7 dobbiamo difendere i nostri valori fondanti delle democrazie liberali: libertà, stato di diritto, concorrenza leale e libera impresa”. E’ quanto ha detto la presidente del B7, Emma Marcegaglia, nell’aprire i lavori del B7 Summit in corso a Roma. 

“Per avere successo – ha proseguito – è imperativo e urgente rafforzare la nostra competitività e ridurre il divario esistente tra i Paesi del G7, soprattutto tra Stati Uniti ed Europa. Questo sarà l’unico modo per aumentare la prosperità, migliorare la nostra sicurezza e il nostro peso economico”. 

“In un momento molto difficile, dove sono a rischio la libertà, la sicurezza e addirittura anche i mercati aperti non c’è molta protezione, noi chiediamo che ci sia un dialogo molto forte tra imprese e politica in tutti i Paesi del G7 e che ci sia una convergenza delle politiche industriali tra i paesi del G7”. Lo ha dichiarato la B7 Chair Emma Marcegaglia a margine dell’evento B7 Italy 2024, Leading the Transitions Together, l’Engagement Group del G7 presieduto da Confindustria di cui Deloitte Italia è unico Knowledge Partner. 

“Oggi evidenziamo che c’è un grande problema di competitività per tutti i paesi del G7. Lo abbiamo detto sull’ambiente e sulla transizione energetica, dove l’Europa è andata troppo avanti, ha deciso di scegliere solo alcune tecnologie, non altre, per esempio l’auto elettrica. Muoviamoci tutti insieme. Mettiamo al centro tutta tutte le tecnologie, anche il nucleare oltre alle rinnovabili. Il secondo è ovviamente sul tema dell’intelligenza artificiale, dove anche qui diciamo che è giusto regolare perché c’è ci sono alcuni temi pericolosi, però non regaliamo troppo e non facciamo si che ognuno si faccia le proprie regole perché nell’intelligenza artificiale c’è anche un’opportunità di crescita per piccole e medie imprese, nuove start up, maggiore produttività, e pensiamo anche alla salute. Chiaramente c’è un tema che nel breve l’intelligenza artificiale potrebbe eliminare alcuni posti di lavoro, pur creandone molti altri nel lungo. Capiamo anche che oggi ci sono temi di sicurezza nazionale, ci sono temi ovviamente legati alla dipendenza dalla Cina delle materie critiche, quindi dobbiamo diversificare”.  

“Dobbiamo stare molto attenti agli investimenti che arrivano magari dalla Cina. Il nostro monito è: non chiudiamo i mercati. Per un Paese come l’Italia, che ha il 40% del suo Pil nelle esportazioni, sarebbe un danno economico, vorrebbe dire meno crescita. E poi, quando si chiudono i mercati, il rischio vero è che poi anche la democrazia e tutta la forza dei paesi del G7 possa ridursi. Tutte queste cose vanno fatte con un grande accordo tra politica e imprese. Abbiamo anche parlato molto di Africa, dove sta uscendo anche l’idea che l’Africa possa essere veramente un grande alleato del G7 e in particolare anche dell’Italia. Noi abbiamo il piano Mattei, proprio adesso è in corso un panel dove si dice che non dobbiamo solo andare a chiedere cose all’Africa come le materie prime e l’energia, ma dobbiamo anche dare. Dobbiamo fare progetti comuni per far crescere anche l’Africa.” 

Nell’ambito delle transizioni energetiche “abbiamo bisogno di politiche comuni per bilanciare le preoccupazioni ambientali con la crescente domanda globale di energia. Dobbiamo garantire la sicurezza energetica e, allo stesso tempo, l’approvvigionamento energetico a prezzi accessibili. La transizione deve essere improntata alla più ampia neutralità tecnologica – ha avvertito – senza pregiudizi ideologici, sfruttando tutte le opzioni disponibili, dalle fonti energetiche di transizione alle tecnologie immature come i reattori nucleari di nuova generazione, la fusione nucleare, i biocombustibili o la cattura del carbonio. O i biocombustibili o la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio per settori difficili da abbattere”, ha detto Marcegaglia aggiungendo come ci sia “bisogno di tassonomie comuni, chiare e semplici, e di quadri coordinati per la determinazione dei prezzi del carbonio. Infine, sono necessari fondi di investimento multilaterali per promuovere le catene di valore delle tecnologie verdi del G7”. 

Inoltre, ha indicato, “per quanto riguarda il commercio e la catena del valore globale, abbiamo bisogno di quadri comuni per affrontare la dipendenza critica, soprattutto dalla Cina, dalle materie prime e per garantire la sicurezza economica, ma allo stesso tempo dobbiamo mantenere i mercati aperti e ridurre le misure protezionistiche”, ha spiegato ancora la presidente del B7. 

(Adnkronos)