(Adnkronos) – “L’informazione russa ha risposto con un grado di panico, faziosità e incoerenza simile a quello che tende a mostrare quando subisce shock informativi significativi”. Lo scrive l’Institute for the study of war (Isw), commentando gli avvenimenti di ieri a Belgorod e concentrandosi in particolare sul modo in cui la notizia dell’incursione nella regione russa da parte di sabotatori russi filo-ucraini è stata comunicata.
“Alcuni blogger a favore della guerra – scrivono gli analisti del think tank statunitense – si sono concentrati sul fatto che il corpo volontario russo filo-ucraino (RDK) e la Legione della libertà della Russia (LSR) – che ieri hanno condotto un raid nell’oblast di Belgorod – sono costituiti principalmente da russi, li hanno definiti traditori della Russia, accusandoli infondatamente di lavorare per l’intelligence ucraina (GUR). Altri blogger hanno suggerito che l’attacco fosse un’operazione informativa mirata, volta a distogliere l’attenzione dalla recente cattura di Bakhmut da parte della Russia e seminare il panico nello spazio informativo russo prima di una possibile controffensiva ucraina”.
“L’ex ufficiale russo e ultranazionalista Igor Girkin ha osservato di aver avvertito da tempo che tali raid transfrontalieri potevano far parte di una più ampia strategia di controffensiva ucraina. Il finanziatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin ha utilizzato l’incidente per incolpare il governo russo e la sua inerzia burocratica per aver facilitato l’attacco. Prigozhin ha criticato il Ministero della Difesa della Federazione Russa per il suo fallimento nel rafforzare i confini russi e proteggere la Russia”.
L’intelligence britannica, commentando l’attacco di ieri a Belgorod, scrive su Twitter che “la Russia sta affrontando una minaccia alla sicurezza sempre più grave nelle sue regioni di confine, con perdite di aerei da combattimento, attacchi con ordigni esplosivi improvvisati sulle linee ferroviarie e ora azioni partigiane dirette. La Russia quasi certamente utilizzerà questi incidenti per sostenere la versione ufficiale secondo cui è vittima della guerra”.
“Tra il 19 e il 22 maggio 2023 – prosegue il ministero della Difesa di Londra – molto probabilmente le forze di sicurezza russe si sono scontrate con i partigiani in almeno tre località all’interno dell’oblast russa di Belgorod, vicino al confine ucraino. L’identità dei partigiani rimane non confermata, ma i gruppi antiregime russi ne hanno rivendicato la responsabilità”.
“L’incidente più grave è avvenuto nei pressi della città di Grayvoron – scrive ancora – Oltre agli scontri a fuoco con armi leggere, c’è stato un aumento degli attacchi di droni o di fuoco indiretto in prossimità degli incidenti. La Russia ha evacuato diversi villaggi e ha dispiegato forze di sicurezza aggiuntive nell’area”.