(Adnkronos) – “Alcuni ricercatori hanno pubblicato su ‘Cell Chemical Biology’, uno studio che spiega come abbiano sviluppato una terapia chemioterapica mirata che sembra annientare tutti i tumori solidi nelle ricerche precliniche”. Una sorta di ‘chemio universale’ in pillola, giunta ai primi test sull’uomo nel centro di ricerca clinica City of Hope di Los Angeles, Usa. Commenta la notizia sui social l’infettivologo Matteo Bassetti, definendo il lavoro “una pietra miliare nella ricerca sul cancro”, che “offre nuove speranze per lo sviluppo di terapie personalizzate e mirate per i pazienti affetti da diverse forme di cancro”.
E’ “un passo molto importante nella lotta contro il cancro”, sottolinea il direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. “La piccola molecola sperimentale” allo studio, denominata per ora AOH1996, “interrompe selettivamente la replicazione e la riparazione del Dna nelle cellule tumorali, lasciando inalterate le cellule sane. Questa terapia agisce sul Pcna, una proteina precedentemente considerata troppo difficile da trattare, ma cruciale nella replicazione e riparazione del Dna nei tumori in espansione. Il farmaco è in fase di sperimentazione clinica di fase 1 sugli esseri umani presso lo stesso City of Hope” che ne ha annunciato i dati preclinici promettenti.
“AOH1996 – evidenzia ancora Bassetti – agisce interrompendo il ciclo riproduttivo delle cellule cancerose, senza intaccare le cellule staminali sane, ed è stata testata con successo su cellule tumorali derivate da diversi tipi di cancro, tra cui mammella, prostata, cervello, ovaio, melanoma e polmone. La sua azione inibitrice selettiva sul Pcna nelle cellule cancerose ha dimostrato di uccidere tali cellule senza intaccare il ciclo riproduttivo delle cellule staminali sane”.