(Adnkronos) – Riprende questa mattina davanti al Tribunale di Tempio Pausania il processo a carico di Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S e dei suoi tre amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria per stupro di gruppo. Oggi e domani tornerà in aula, per altre due udienze che si preannunciano molto lunghe, la ragazza italo-norvegese che nell’estate del 2019 ha denunciato Ciro Grillo e i tre suoi amici di stupro di gruppo.
Dopo le prime due udienze di novembre, a tratti drammatiche, al punto da costringere il collegio del Tribunale a sospendere più volte la deposizione, ‘Silvia’, il nome è di fantasia, oggi e domani tornerà in aula, accompagnata dai suoi legali, gli avvocati Giulia Bongiorno e Dario Romano, per proseguire il racconto di quello che sarebbe accaduto nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nel residence di Grillo, in Costa Smeralda. Questa volta toccherà alla difesa degli imputati.
I legali dei quattro ragazzi hanno intenzione di portare in aula il video che la giovane non ha mai voluto vedere. Un video di una ventina di secondi. Secondo la difesa dimostrerebbe che i rapporti di quella notte fossero consensuali. E’ un video fatto dagli stessi ragazzi durante quella notte. Ma ci sarebbero anche chat e fotografie che verranno mostrate in aula, nell’udienza che si celebra a porte chiuse davanti al Tribunale di Tempio Pausania, in Sardegna.
Nella scorsa udienza la giovane, tra le lacrime, aveva confidato alla Corte di avere provato il suicidio. “Dopo lo stupro di gruppo non avevo più voglia di vivere. Una sera mi misi a correre lungo i binari e volevo lanciarmi contro un treno in corsa. Volevo farla finita…”, raccontò.