“Io non farò né alleanze né apparentamenti. Ma faremo un’opposizione costruttiva. Penso sia giusto andare a votare al ballottaggio e come tale sicuramente non voterò Michetti ma voterò Gualtieri, perché mi corrisponde di più”. Così il leader di Azione Carlo Calenda, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
“Michetti non ha uno straccio di programma, uno straccio di classe dirigente. Ma non è un’indicazione di voto urbi et orbi – ha spiegato – La stragrande maggioranza dei miei voti venivano da sinistra o non collocati. E avendoli presi con una lista civica, voglio essere chiaro: questa è la scelta di Carlo Calenda, che non mette in discussione i tanti dubbi che ho sulla classe dirigente e sul programma di Gualtieri”.
“Trovo estremamente sbagliato – ha sottolineato poi – bollare la destra come neofascista, è un modo per radicalizzarla: Michetti è stato votato da tantissime persone, il suo problema non è che sia neofascista – penso sia democristiano – ma il problema di Michetti è che è totalmente incapace. Quindi il punto su cui battere Michetti è che non c’è un programma per Roma. Quello di Gualtieri invece è troppo conservatore”.
Calenda? “Sono contento, avevo detto che mi avrebbe fatto piacere avere il suo sostegno e lo ringrazio per avere detto che mi voterà” ha dichiarato Roberto Gualtieri, a margine di una iniziativa a palazzo Rospigliosi con la lista Civica Gualtieri.