Accordo raggiunto alla Cop26, ma l’intesa è al ribasso. La Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, in corso a Glasgow, chiede formalmente ai paesi a dare il via alla graduale riduzione del carbone.
Non mancano le polemiche e la delusione. L’India, infatti, ha chiesto di modificare la formulazione, con l’utilizzo delùl’espressione “ridurre gradualmente” al posto “eliminare gradualmente” il ricorso all’energia derivante dallo sfruttamento del carbone. La richiesta è arrivata all’inizio della sessione finale della conferenza.
“Molto delusi”, ha commentato il rappresentante del Liechtenstein, parlando di una scelta non ambiziosa e non in linea con l’obiettivo degli 1,5 gradi. “Ma per un bene superiore dobbiamo inghiottire questa pillola amara”. “Siamo stati messi da parte da un processo non inclusivo e non trasparente”, hanno commentato i rappresentanti messicani. ‘Profonda delusione” è stata espressa per conto delle Isole Marshall e “immensa delusione” da parte delle Fiji.
I delegati hanno riservato un applauso al presidente della conferenza, Alok Sharma, che – evidentemente emozionato – ha presentato le sue scuse: “Capisco la profonda delusione, ma è fondamentale proteggere questo pacchetto”, ha dichiarato prima di chiedere l’approvazione del testo rivisto su richiesta dell’India.
L’Unione Europea “voleva andare ancora oltre”, ha detto il negoziatore Frans Timmermans. E la proposta indiana di modificare il linguaggio dell’accordo per chiedere la “riduzione graduale” piuttosto che l'”eliminazione graduale” dell’energia derivante dallo sfruttamento del carbone è una “ulteriore delusione”: “Sappiamo che più tempo impieghi per sbarazzarti del carbone, maggiore è l’onere che imponi all’ambiente naturale, ma anche alla tua economia. Il carbone non è nemmeno una proposta intelligente dal punto di vista economico, ecco perché vogliamo accelerare l’uscita”.