Covid Cina, ricompense per soffiate: guerra al virus, l’ultima strategia

Lauta ricompensa in cambio di una ‘soffiata’ per fermare i contagi da coronavirus e la corsa della variante Delta. E’ la “guerra del popolo” contro il virus. Ed è quello che accade in una città della Cina, a Heihe, nella provincia di Heilongjiang, non lontana dal confine con la Russia, dove le autorità – ha riportato il Global Times – offrono 100.000 yuan (l’equivalente di oltre 13.000 euro) agli abitanti in cambio di “indizi chiave” dopo “l’ultimo focolaio con 240 infezioni registrate da domenica” in un gigante asiatico che continua a puntare alla strategia ‘zero Covid’. 

Per le autorità, ha scritto il giornale, “tracciare le origini del virus e la catena di trasmissione è la priorità assoluta” e l’auspicio è una “cooperazione attiva” insieme a un monito per chi dovesse nascondere informazioni giudicate preziose con il rischio di “punizioni severe”. La popolazione viene sollecitata a segnalare immediatamente “indizi” su casi di caccia illegale o, ad esempio, contrabbando di animali. 

I dati comunicati oggi dalla Commissione sanitaria nazionale e riportati dall’agenzia Xinhua parlano di 43 nuovi casi di trasmissione locale del Covid-19, otto dei quali nella provincia di Heilongjiang, di 19 nuovi casi ‘importati’ e di 74 casi relativi a pazienti asintomatici. Dall’inizio della pandemia, la Cina che per prima ha fatto i conti con il coronavirus a Wuhan, ha segnalato un totale di 97.885 contagi confermati e 4.636 decessi.  

(Adnkronos)