(Adnkronos) – “Se una persona è positiva a Covid deve restare a casa, questa è un’indicazione molto netta e chiara. Su quanti giorni c’è una valutazione del Consiglio superiore di sanità”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite questa mattina a Radio Capital, ricordando che sulla durata dell’isolamento dei positivi “c’è un parere del Css, appena sarà formalizzato faremo le opportune valutazioni”.
“Secondo le evidenze scientifiche del Css – rimarca il ministro – se una persona è positiva, è positiva, sintomi o non sintomi, e se lo è deve stare in isolamento per evitare che il contagio possa diffondersi in maniera troppo larga”.
“Abbiamo lavorato lungamente perché la scuola possa essere in presenza e in sicurezza. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati e crediamo che ci siano queste condizioni”, afferma il ministro. Le mascherine in classe, ricorda il ministro, “non sono obbligatorie. L’Istituto superiore di sanità, con i due ministeri competenti e le Regioni, ha messo in campo delle linee guida che non prevedono l’obbligo di mascherina, se non per categorie particolarmente fragili”.
“Dal 26 settembre, qualunque cosa accada, bisognerà continuare a fare i conti col Covid e insistere con la campagna di vaccinazione. Su questo ho un chiesto impegno pubblico a tutti i leader, soprattutto a quelli della destra che mi sembra abbiano più ambiguità. Salvini e Meloni dicano al Paese con fermezza e chiarezza che dal 26 la campagna di vaccinazione va avanti con grande determinazione”. “Se non lo fanno – prosegue – c’è un solo motivo, e cioè che stanno cercando di prendere i voti dei no-vax. Ma non si prendono voti su questa materia, perché è troppo delicata”.