In Campania con il Covid oggi “siamo nel pieno della quarta ondata”. Il governatore Vincenzo De Luca, lancia l’allarme nel corso di una diretta Facebook. “Veniamo da mesi in cui il problema Covid è stato completamente banalizzato – ha aggiunto De Luca – dobbiamo cambiare due opinioni che abbiamo coltivato tutti quanti e che hanno determinato qualche elemento di delusione. La prima è che vaccinandoci avremmo risolto il problema, abbiamo verificato sul campo che purtroppo non è così. Non basta la vaccinazione singola perché dopo 5-6 mesi l’effetto protettivo del vaccino diminuisce drasticamente. Non lo sapevamo qualche mese fa, ci dà qualche delusione in più ma abbiamo imparato che bisogna fare la seconda e terza dose e probabilmente dovremo fare il vaccino contro il Covid ogni anno come l’antinfluenzale. Sono per avere fiducia, stanno arrivando anche i primi farmaci per una cura efficace dopo che sei stato contagiato, a condizione che siano assunti 2-3 giorni da quando si rivelano i sintomi del Covid”.
L’ordinanza regionale con la quale si vieta in Campania il consumo di cibo e bevande (tranne l’acqua) dal 23 dicembre al 1° gennaio in aree pubbliche, e nei giorni 23, 24 e 25 dicembre e 1° gennaio il divieto di vendita con asporto di bevande, “era il minimo di prudenza e responsabilità necessarie, non è la ghigliottina”. “L’obiettivo – ha spiegato De Luca – è evitare assembramenti davanti ai bar e ai pub di gente che consuma alcolici, provocando assembramenti. Non è un grandissimo sacrificio.
L’alternativa alla responsabilità e al contenimento del Covid è la chiusura di tutto. Lo dico con grande serenità e semplicità, ma con grande chiarezza. Se perdiamo la testa nella settimana dalla Vigilia di Natale a Capodanno, noi perdiamo tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi, e ci ritroviamo a metà gennaio a dover richiudere i bar e i ristoranti, le attività che comportano assembramenti, i negozi, le palestre, i cinema, i teatri. Diventerà inevitabile. Ci eravamo abituati al fatto che tutto dovesse rimanere aperto, ma tutto rimarrà aperto, magari con qualche limitazione come nell’ordinanza, se saremo responsabili”.
“La diffusione del virus è maledettamente accelerata e siamo al punto che, continuando questa crescita di contagio, dovremo chiudere reparti ordinari e riaprire quelli di terapia intensiva”. “In Campania abbiamo un tasso di occupazione delle terapie intensive molto basso, del 3,7% rispetto ai posti disponibili, ma – ha annunciato De Luca – abbiamo dato ieri indicazione ai nostri direttori generali di riattivare i posti di terapia intensiva a cominciare dagli ospedali modulari che abbiamo realizzato, oltre 70 solo all’ospedale del Mare a Napoli, e poi a Caserta e a Salerno. Dobbiamo riaprire le terapie intensive, per la gioia di quelli che ci facevano osservare criticamente che le terapie intensive che avevamo inaugurato erano vuote. Contenti tutti, si stanno riaprendo e rioccupando. Dobbiamo prepararci e sapere che pagheremo un prezzo, perché se la crescita dei ricoveri continua, prima o poi, dovremo rallentare l’assistenza per altri pazienti per riaprire i reparti Covid”.