Covid oggi Italia, il report: aumentano casi, ricoveri e decessi

Crescono in Italia i nuovi contagi Covid, i ricoveri in area medica e in terapia intensiva e anche i decessi. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gibme rileva nella settimana 24-30 novembre, rispetto alla precedente, “un aumento di nuovi casi (86.412 contro 69.060) e un aumento dei decessi (498 contro 437). Crescono anche i casi attualmente positivi (194.270 contro 154.510), le persone in isolamento domiciliare (188.360 contro 149.353), i ricoveri con sintomi (5.227 contro 4.597) e le terapie intensive (683 contro 560)”.  

“Da sei settimane consecutive – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – continuano ad aumentare a livello nazionale i nuovi casi settimanali (+22%) con una media mobile a 7 giorni più che quintuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 12.345 il 30 novembre”. L’aumentata circolazione virale è documentata dall’incremento sia del rapporto positivi-persone testate (da 3,6% a 17,1%), sia del rapporto positivi-tamponi molecolari (da 2,4% a 7,2%) e positivi-tamponi antigenici rapidi (da 0,07% a 0,38%). 

“In questa fase d’incertezza – conclude Cartabellotta – bisogna potenziare tutti gli interventi, seguendo il principio della massima precauzione. In particolare, incrementare le attività di sequenziamento condividendo i risultati nel database Gisaid, potenziare il tracciamento dei casi e monitorare attentamente le aree con rapido aumento di incidenza. Per la popolazione rimangono fondamentali i comportamenti già noti: vaccinarsi e sottoporsi alla terza dose quando indicata – con massima priorità per anziani e fragili, utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi, possibilmente Ffp2 se affollati, rispettare il distanziamento sociale e ventilare frequentemente i locali”.  

ANCORA 6,8 MLN PERSONE NON VACCINATE 

“Dopo due settimane di stabilizzazione intorno a quota 127 mila, nell’ultima settimana il numero dei nuovi vaccinati è salito a 168.377 (+31,5%). Tuttavia, dei 6,8 milioni di persone non vaccinate crescono troppo lentamente due fasce che preoccupano: da un lato 2,57 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall’altro 1,16 milioni nella fascia 12-19 che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuola”, sottolinea il report.  

Per quanto riguarda i vaccini somministrati. “Rispetto ai target definiti dalla struttura commissariale per il periodo 1-12 dicembre, l’obiettivo per i giorni feriali (400-450 mila dosi dal lunedì al venerdì e 350 mila il sabato) appare realistico – evidenzia il report – considerato che dal 24 novembre le somministrazioni giornaliere feriali si attestano stabilmente oltre quota 300 mila. Meno probabile raggiungere 300 mila somministrazioni nei giorni festivi: durante l’ultimo mese, infatti, la domenica le somministrazioni non hanno mai raggiunto quota 100 mila, eccetto il 28 novembre in cui le somministrazioni sono state poco più di 150 mila”.  

 

(Adnkronos)