Cultura, al virologo Robert Gallo il Premio della Fondazione Magna Grecia

Non solo un virologo di fama mondiale, ma anche un uomo del Sud. Medico, biologo, accademico, scopritore dell’origine retrovirale dell’Hiv, attualmente direttore dell’Institute of Human Virology nella University of Maryland, nel corso della serata finale del prequel del terzo International Annual Meeting SudeFuturi III – (R)innoviamo il Mezzogiorno che si terrà al Castello Ruffo tra il 9 e l’11 settembre, Robert Gallo ha ricevuto ieri sera il Premio Internazionale della Fondazione Magna Grecia.  

“Quando abbiamo avuto con il dottor Gallo la prima telefonata -ha raccontato Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia- abbiamo parlato del Sud Italia e abbiamo scoperto che lui è figlio della Magna Grecia e che conosce l’animo vero dell’italiano e, soprattutto, dell’uomo del Sud. È stato quindi facile spiegargli la scelta di assegnargli questo premio, perché lui ha onorato non solo l’italianità nel mondo ma l’umanità intera. E mi piace sottolineare che di recente, facendo ricerche sulla propria famiglia, Robert Gallo ha scoperto che uno dei suoi nonni è originario di Gimigliano, un paese della Calabria”.  

“Questa è un’occasione speciale per me – ha dichiarato Gallo nel ricevere il premio, un’opera dell’orafo Gerardo Sacco, anche lui sul palco al momento della premiazione – perché è raro ricevere un riconoscimento dalla propria famiglia. Tre quarti della mia famiglia è originario della Magna Grecia e oltre che in Calabria, che ancora conosco poco, sono stato in Puglia e in Sicilia”.  

Presente anche il sindaco di Scilla Pasqualino Ciccone. “Credo che stasera noi abbiamo fatto una cosa diversa e importante -ha dichiarato il primo cittadino durante la consegna del premio a Robert Gallo – Abbiamo fatto tante manifestazioni e continueremo a farle, ma quella di stasera è la più importante perché si è fatto un importante lavoro di divulgazione e le persone presenti questa sera che non sono ancora vaccinate potranno uscire da qui con un’idea rafforzata su perché ci si deve vaccinare e sull’importanza di combattere questo virus: i casi stanno aumentando e dobbiamo vaccinarci tutti. A un sindaco si può non credere, ma se lo dice un’autorità mondiale come il dottor Gallo bisogna farlo. Bisogna trovare i soldi per le vaccinazioni perché si tratta di vita o di morte e stasera abbiamo fatto un buon servizio a tutto il paese”. 

A leggere le motivazioni del premio la giornalista Paola Bottero, che ha condotto la serata con il collega Alessandro Russo. “Il Premio Internazionale Magna Grecia va innanzitutto all’eccellente medico, biologo, virologo e accademico, pioniere di genio assoluto nel campo della ricerca, unico ad avere ricevuto due volte il premio Lasker per due scoperte che hanno cambiato la storia sanitaria mondiale: prima il virus umano a Rna causa di tumori, di alcune leucemie e linfomi, poi i retrovirus Hiv, causa dell’Aids. Ma va, in modo ancora più forte e determinato, all’uomo che fin dalla sua più giovane età ha saputo trasformare il dolore in capacità di reagire e migliorare le cose. Robert Gallo, il cui nonno piemontese emigrò in America per cercare nuove opportunità, nei suoi percorsi e nel modo di raggiungere gli obiettivi incarna i più elevati valori magnogreci, radici della cultura occidentale. Non perdere mai di vista il lato umano e sociale delle tragedie sanitarie che hanno rivoluzionato gli ultimi decenni, cercando di coniugare i progressi medici e scientifici con progressi umani che permettano di garantire a tutti la salute pubblica, oltre che una maggiore comprensione e tolleranza verso ogni persona, è l’insegnamento più alto che un uomo possa dare. Robert Gallo lo fa da sempre e lo continua a fare”.  

“Avere Bob Gallo in Italia per accettare questo premio non è cosa di tutti i giorni -ha dichiarato durante la premiazione Saverio Romano, vicepresidente della Fondazione Magna Grecia- ed è una testimonianza di come la scienza riesce a misurarsi con noi quando serve”. 

(Adnkronos)