Dai 100 anni di Gucci all’addio a Virgil Abloh, gli eventi di moda che hanno segnato il 2021

Dai 100 anni di Gucci all’addio a Virgil Abloh. Per la moda il 2021 è stato un anno particolare, ricco di avvenimenti e cambi di poltrona, collaborazioni inaspettate, debutti importanti, anniversari memorabili e tristi addi. Ma è stato anche un anno in cui il settore si è rimboccato le maniche, lasciandosi alle spalle la bufera del Covid. Dodici mesi di crescita ininterrotta, nei quali l’industria della moda ha ritrovato slancio, archiviando l’anno in corso con un fatturato complessivo attorno ai 90 miliardi di euro. Il 2021 verrà ricordato anche per le numerose operazioni di M&A, per i trend lanciati sul palco della musica e per le scelte di alcuni designer. C’è chi ha fatto sognare e chi ha divorziato dal brand con il quale è cresciuto. Qualcuno è tornato alla ribalta dopo un periodo di stop, altri hanno infranto le regole e poi le hanno riscritte. Alcuni hanno stabilito inediti codici estetici o ridato lustro a heritage impolverati. Tutto è successo in questo pazzo anno che si prepara a concludersi. 

Gucci festeggia 100 anni – Celebrare 100 anni durante una pandemia non è per tutti. Tranne che per Gucci, che ad aprile dà il via alle celebrazioni del suo primo secolo con ‘The Hacker Project’, collezione senza precedenti che coinvolge Alessandro Michele e Demna Gvasalia, direttori creativi di Gucci e Balenciaga. Ciascuno usa i codici stilistici del marchio dell’altro, ‘hackerando’ gli heritage delle due maison. Il risultato? Fa faville. Presentata per la prima volta con Gucci Aria, e poi a giugno con la spring-summer 2022 di Balenciaga, la collezione rilegge alcuni dei miti delle due maison, fondendoli insieme: dalla borsa Jackie 1961 con la scritta Balenciaga stampata in diagonale, alla bag Hourglass di Balenciaga con la mitica stampa Flora di Gucci, passando per le sneaker Triple S con il monogram Gucci. I festeggiamenti per i 100 anni del brand fiorentino proseguono per tutto il 2021 con Love Parade, una sfilata evento a Los Angeles, un francobollo di Stato emesso dal ministero dello Sviluppo Economico e la collezione Gucci 100. 

I Maneskin icona fashion agli Eurovision – Pelle laminata, lacci platino a contrasto e borchie in metallo. I Maneskin conquistano l’Eurovision 2021 con un total look firmato Etro ispirato dalle icone del glam rock anni ’70 che sbaraglia la concorrenza. Uno stile vincente, già sperimentato a Sanremo 2021, con le tutine nude look realizzate dalla maison italiana. Per Damiano, Ethan, Thomas e Victoria l’incoronazione definitiva a icone internazionali arriva con Gucci, che oltre ad assoldarli per la campagna pubblicitaria (con tanto di Gucci Art Wall in pieno centro a Milano, un murales di 176 metri quadrati) li veste anche per conquistare l’America. Chapeau. 

Gli Agnelli calzano Loubotin con Exor – L’annuncio arriva a marzo: Exor investe 541 milioni di euro nelle mitiche scarpe di Christian Louboutin. Un’operazione che permette alla holding della famiglia Agnelli di diventare azionista al 24% del marchio francese, famoso nel mondo per le sue suole rosse e di accelerare lo sviluppo del brand, con i suoi fondatori. La decisione arriva a pochi mesi dall’investimento di Exor nella cinese Shang Xia, società leader nel settore del lusso di alta gamma, che fa scorrere fiumi di inchiostro su possibili nuovi investimenti. 

Otb compra Jil Sander – E’ primavera quando Otb, il polo del lusso fondato da Renzo Rosso, acquista Jil Sander dai giapponesi di Onward Holding. Il brand entra così a far parte della scuderia Otb, che include Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, oltre alle aziende Staff International e Brave Kid e una partecipazione nel marchio americano Amiri. 

Addio ad Alber Elbaz – Alber Elbaz, stilista israeliano, ex direttore creativo di Lanvin, muore il 24 aprile a 59 anni all’American Hospital di Parigi per le conseguenze del Covid. Elbaz, che ha mosso i primi passi come braccio destro di Geoffrey Beene per disegnare prima Guy Laroche poi la label Rive Gauche di Yves Saint Laurent, dal 2001 al 2015 ha tennuto le redini creative di Lanvin e in 14 anni ha rivoluzionato l’etichetta francese, trasformandola da una piccola realtà famigliare fondata da Jeanne Lanvin nel 1889 a uno dei più apprezzati brand parigini. Dopo essere stato lontano 5 anni dalle passerelle Elbaz aveva da poco fondato il brand AZ Factory. 

 

Prada e Zegna acquisiscono Filati Biagioli Modesto – Prada ed Ermenegildo Zegna si alleano a luglio per un’operazione totalmente Made in Italy. I due brand, big della moda italiana, siglano un accordo sinergico per diventare i principali detentori di Filati Biagioli Modesto, storica azienda che produce filati di pregio e cachemire. Sia al Gruppo Prada sia al Gruppo Zegna viene assegnata una quota di partecipazione del 40%, la famiglia Biagioli detiene il 15% e il restante 5% è di Renato Cotto, manager di Biella, nominato amministratore delegato. 

Demna Gvasalia ‘rispolvera’ l’haute couture Balenciaga – Dopo oltre 50 anni di stop Demna Gvasalia, stilista di Balenciaga, riapre il numero 10 dell’Avenue Georges V per presentare la collezione di alta moda. Un ‘reboot’ che rilegge alcuni dei canoni del brand, come le cappe d’archivio, i cappelli e i coat, con gli stilemi dello streetstyle alla Gvasalia maniera: dai volumi oversize, al denim, alle spalle quadrate, fino ai mantelli di raso e seta, trench decostruiti e abiti da cocktail bouclé. 

Pieter Mulier debutta da Alaïa – A quattro anni dalla scomparsa di Azzedine Alaïa il nuovo direttore creativo, Pieter Mulier raccoglie la sfida e porta in passerella la sua collezione fatta di cappucci, camicie bianche, giacche decostruite e cinture corsetto.  

Valentino sfila all’Arsenale di Venezia – Sembrano muoversi sull’acqua le modelle di Valentino, che il 16 luglio manda in scena la sua haute couture nel cuore della Darsena di Venezia, alle Gaggiandre, con gli ospiti vestiti di bianco mentre in passerella è un’esplosione di colori. Una sfilata simbolica, che profuma di ripartenza e riapertura dopo un anno e mezzo segnato dalla pandemia.  

Riparte il ‘fashion month’ – Dopo la tempesta Covid riparte da New York il ‘fashion month’, il mese dedicato alle sfilate di moda, che ripartono quasi tutte in presenza. Dopo la Grande Mela, che vede il ritorno di Marc Jacobs e del Met Gala, è il turno di Londra, che dopo tre stagioni digitali va in scena con un’edizione ibrida. Milano, dal 21 al 27 settembre, dà il meglio di sé con 42 sfilate dal vivo su 62 show. Infine Parigi, che celebra con una passerella ‘corale’ Albert Elbaz, lo stilista per anni al timone di Lanvin, scomparso ad aprile. 

Versace e Fendi si ‘fondono’: debutta Fendace – A Milano la fashion week si chiude a sorpresa con Fendace, una collaborazione inedita tra Versace e Fendi, che ‘fondono’ la Medusa e la doppia F, simboli dei rispettivi brand, in un’unica, potente, collezione. Kim Jones, direttore artistico di Fendi disegna Versace, mentre Donatella rilegge Fendi. I due rompono gli schemi, ispirandosi a vicenda e il risultato è esplosivo: in passerella largo a stampe barocche, spille da balia, FF stampate sulle borsette e sull’abito in maglia metallica indossato da Naomi, e ai loghi doppi.  

Daniel Lee divorzia da Bottega Veneta, al suo posto Matthieu Blazy – La notizia arriva a novembre come un fulmine a ciel sereno per gli addetti ai lavori: Daniel Lee lascia a sorpresa la direzione creativa di Bottega Veneta. Al timone creativo della maison dal 2018, Lee era riuscito a dare nuova linfa al brand di Kering, trasformandolo e plasmandone un nuovo stile contemporaneo, adorato da fashion victims e celebs di tutto il mondo. Al suo posto arriva Matthieu Blazy, parigino, classe 1984, e un passato da Raf Simons, Maison Martin Margiela, Céline e Calvin Klein. 

Nei cinema arriva ‘House of Gucci’, Lady Gaga è Patrizia Reggiani – Da mesi non si parla d’altro e il 16 dicembre il momento tanto atteso: ‘House of Gucci’, la pellicola firmata Ridley Scott che racconta l’omicidio di Maurizio Gucci, commissionato dall’ex moglie Patrizia Reggiani, esce nei cinema. Sul grande schermo, a vestire i panni della ‘vedova nera’ c’è Lady Gaga. Lei si presenta a Milano per la première in abito lungo blu a fiori bordato di rossa e chioma bionda, e parla della sua interpretazione come di una “lettera d’amore all’Italia”.  

Muore Virgil Abloh, stilista di Off-White e Louis Vuitton – Il mondo della moda è sconvolto: il 28 novembre, a soli 41 anni, muore a Chicago Virgil Abloh, padre incontrastato dello stile contemporaneo e amatissimo dai giovani con il suo brand Off-White, dopo aver lottato a lungo contro una forma rara di tumore, l’angiosarcoma cardiaco. Lo stilista, dal 2018 direttore creativo per il menswear di Louis Vuitton, viene ricordato al Miami Marine Stadium con un’ultima collezione realizzata per Louis Vuitton.  

Da Chanel arriva Leena Nair, nuova ceo – Non viene dal mondo della moda ma Leena Nair, nuova ceo di Chanel, prende il posto Alain Wertheimer, 73 anni, nipote del co fondatore della maison di Rue Cambon, Pierre Wertheimer e proprietario, insieme al fratello Gerard, di una delle griffe più famose al mondo. 52 anni, indiana di origine, e un passato da Unilever, Nair è nominata amministratore delegato globale di Chanel.  

Tornano le protagoniste di Sex and the City con ‘And Just Like That’ – Dopo anni di attesa arriva ‘And Just Like That’, il sequel di Sex and the City. E anche stavolta, nonostante l’assenza della mitica costumista Patricia Field, la moda resta una costante per le tre protagoniste Carrie, Charlotte e Miranda, influenzando anche il grande pubblico. Secondo ‘Love the Sales’, un aggregatore di e-commerce, dopo appena due episodi, alcuni brand hanno registrato un sensibile aumento nelle ricerche online. Come Dries Van Noten, che ha realizzato la giacca indossata da Sarah Jessica Parker (Carrie) nel primo episodio, producendo un incremento delle query del 1.150% o le scarpe di seta blu di Manolo Blahnik che Carrie ha indossato al matrimonio con Mr.Big, che hanno subito un +391%.  

Ermenegildo Zegna sbarca a Wall Street – Dopo mesi di preparativi il gruppo Ermenegildo Zegna si è quotata alla borsa di New York. L’azienda, leader nell’abbigliamento di lusso maschile ha unito le forze a Invesintundstrial Acquisition Corp ed è partita da una capitalizzazione iniziale di 2,4 miliardi di euro, sbarcando a Wall Street.  

‘Very Peri’ è il colore del 2022 secondo Pantone – E’ un blu pervinca, vivace e allegro, con un sottotono di viola e rosso Very Peri, eletto colore del 2022 da Pantone Color Institute, l’azienda statunitense specializzata in classificazione e catalogazione del colore, secondo il quale per l’anno nuovo la nuova nuance detterà tendenza nella moda, design e beauty. La tinta per la prima volta è un colore nuovo, realizzato da zero. (di Federica Mochi) 

(Adnkronos)