Dallo spazio un Manifesto per la Terra, torna il New Space Economy European Expoforum

(Adnkronos) – Un Manifesto per la Terra perché per l’umanità “Non esiste un pianeta B. Parte da questo appello l’edizione 2023 del New Space Economy European Expoforum (NSE), un appuntamento che da cinque anni si rinnova alla Fiera di Roma. Organizzato – da oggi e fino al 7 dicembre prossimo – presso il padiglione 4, NSE ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Enea, di Ingv e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. Il New Space Economy European Expoforum è organizzato con la collaborazione della Regione Lazio e della Camera di Commercio di Roma. Alla cerimonia di apertura interviene anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ha la delega allo Spazio.  

NSE 2023 è l’expoforum internazionale sul trasferimento tecnologico ed il suo obiettivo è accendere un faro “sulla capacità della nuova economia spaziale di consentire nuovi mercati terrestri basati sull’innovazione spaziale guidata dall’imprenditorialità”. Dunque da NSE c’è attesa per la visione che può offrire “sul potenziale crescente del settore spaziale” e su come l’ExpoForum possa mettere “in rete” i tanti soggetti del settore: dai grandi attori industriali alle piccole e medie imprese, dal mondo universitario e della ricerca alle start-up, dalle agenzie spaziali alle istituzioni internazionali, fino agli investitori, agli esperti di diritto e di finanza e ai media. Forte il messaggio del Manifesto lanciato al New Space Expoforum NSE 2023: “L’unico corpo celeste che può sostenerci è quello nel quale ci siamo evoluti e questa è ormai una verità scientificamente accertata: ‘Non esiste un pianeta B’. Ma potremmo dire lo stesso per lo spazio? Se guardiamo all’orbita terrestre bassa, dove si muovono migliaia di satelliti e di detriti e si prevede che altre migliaia di satelliti arriveranno, forse sì. Per un giusto sviluppo della new space economy emergente, dobbiamo preservare lo spazio a noi più vicino: non c’è uno spazio B!”.  

Al NSE 2023 viene presentata, in anteprima mondiale, la prima Piattaforma Metaverso Lunar City, ideata da Next One Film Group di Alessandra Bonavina, con il supporto dell’Unione europea – NextGenerationEU e realizzata in partnership con Vection Technologies, Thales Alenia Space e Altec. La Piattaforma Metaverso Lunar City consente di ‘visitare’ con visori di realtà virtuale, un’anticipazione fedele di alcune aree di un futuristico Spazioporto Lunar City: dal grande ingresso passeggeri spaziali al modulo Columbus, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea e costruito da Thales Alenia Space, fino all’arrivo nel Gate delle partenze con vista tra Luna e Terra. Quello che potrebbe apparire solo come un sofisticato streaming immersivo EduEntertainment in realtà è una piattaforma Metaverso che, assicurano gli organizzatori, non nasconde obiettivi di utilizzo della realtà virtuale per la simulazione di viaggi per tour operator e ‘viaggiatori’ spaziali ma soprattutto formazione per l’addestramento di astronauti, ingegneri e test di sviluppo esperimenti per enti di ricerca e università. Lo stand Lunarcity si può visitare da oggi a domani 6 dicembre alle 12-18 e il 7 dicembre alle 10-13. 

All’NSE 2023, inoltre, partecipano innovatori e player di peso del settore spaziale che si confrontano anche su idee rivoluzionarie e potenziali applicazioni. E’ possibile vedere come tecnologie spaziali all’avanguardia possano essere adattate, integrate e applicate per guidare l’innovazione e la crescita in vari mercati terrestri, dai trasporti all’agricoltura, dalla sanità alle telecomunicazioni e a molto altro ancora. Ricco il programma delle tre giornate dell’evento che prevede una conferenza scientifica con numerose tavole rotonde, un’esposizione fieristica, eventi tematici e momenti dedicati al networking e al business to business. 

La prima giornata oggi di lavori è scandita dalla Cerimonia di apertura con i saluti istituzionali e una introduzione a cura del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che interviene anche nella Opening accanto al presidente della Fondazione Amaldi Alberto Tuozzi, alla vicepresidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Elda Turco Bulgherini, al direttore Programmi e Strategie dell’Ufficio per le Politiche Spaziali e Aerospaziali alla Presidenza del Consiglio dei ministri Mauro Piermaria e al Capo dell’unità politica spaziale e aerospaziale del COMINT Colonnello Luigi Riggio. Seguono due conferenze sul tema generale “There is No Space B” e un momento di approfondimento per raccogliere i punti di vista dell’industria e delle agenzie e centri di ricerca. Dal pomeriggio si aprono i confronti su temi di interesse internazionale tra i relatori appartenenti al settore spaziale e non spaziale. Tra gli oltre cento speakers partecipano ai brainstorming anche rappresentanti delle istituzioni, dell’industria e del settore finanziario. 

Alle ore 14.45, si parla di “Geopolitics of space: the need of a global law” ed in particolare della necessità di regolamentare lo spazio. Il Trattato sullo spazio extra-atmosferico dell’ONU del 1967, che afferma il principio secondo il quale lo spazio appartiene all’umanità e non a un individuo o un Paese, mostra oggi infatti forti limiti a seguito dell’evoluzione del contesto politico ed economico. Nel XXI secolo le orbite attorno alla Terra si stanno infatti popolando di un numero crescente di satelliti e astronavi, molti per scopi commerciali ma soprattutto per scopi militari e di intelligence. Inoltre gli Stati Uniti e la Cina hanno avviato una nuova corsa allo spazio in cui la Luna, e l’orbita cislunare, rappresentano un obiettivo strategico. Gli esperti si interrogano sulla possibilità di “tracciare un confine nello spazio e poi elaborare una legge globale che rispetti gli interessi nazionali”. 

Lo spazio come ultima frontiera della competizione politica, tecnologica e industriale è il tema della tavola rotonda delle ore 15.30 “Space Domain”. Negli ultimi anni, lo spazio e il cyberspazio sono passati da “fattori chiave” a posizione riconosciuta accanto ai “tradizionali” domini terrestre, marittimo e aereo. Le operazioni militari nazionali e multinazionali non sono concepibili senza il supporto di sistemi spaziali. Inoltre, i satelliti sono diventati un’infrastruttura critica per le società e le economie della Terra. Stati Uniti, Cina e Russia, sfruttando anche tecnologie digitali innovative, perseguono vantaggi competitivi nell’orbita alta. La Nato ha ufficialmente riconosciuto lo spazio come dominio operativo e le forze armate degli Stati Uniti e dei principali alleati europei si stanno organizzando di conseguenza. 

Alle ore 16.30 si affronta la tematica della “Space Culture”, originale momento di confronto, trasversale e multidisciplinare, sull’impatto dello spazio nella cultura, grazie alle esperienze e alle sensibilità di esperti e personalità del cinema, della letteratura, dell’innovazione, dell’audiovisivo e delle arti figurative. Lo spazio non è più ristretto al solo consesso tecnico-scientifico, ma ormai pervade tutti gli aspetti della vita sociale e culturale. Alle 17,30 la prima giornata di NSe si chiude con la tavola rotonda “The Space Economy as seen from the two sides of Atlantic”, moderata da Leopoldo Benacchio – Senior Scientist dell’Inaf. Al confronto intervengono, fra gli altri, Laurie Leshin, Direttore Nasa Jp che manda un video messaggio; Marco Villa, Chief Revenue Officer di Terran Orbital; l’astronauta dell’Esa Roberto Vittori, generale dell’Aeronautica Militare Italiana, Frank Webb, Program Manager di NASA JPL.  

La mattinata di mercoledì 6 dicembre è invece strutturata in quattro diverse tavole rotonde, sarà dedicata ad esplorare come i fondi governativi e privati stiano innescando nuove iniziative legate alle opportunità offerte dallo spazio. Si inizia alle 9.30 con un focus sull’Earth Observation (EO) e su come i servizi basati sull’Osservazione della terra possano essere utilizzati a supporto della pubblica amministrazione centrale. Il tema è trattato nella tavola rotonda “From the EU Recovery Plan New Earth Observation Services for the Central Government” in viene anche affrontato il tema dell’impatto del programma spaziale italiano IRIDE che nasce dal PNRR. 

La seconda giornata di lavori viene scandita dalle conferenza sulla rapida espansione della new space economy, guidata dai progressi tecnologici e dall’aumento della partecipazione del settore privato, la questione critica della sicurezza informatica è diventata un tema di fondamentale interesse. Alle ore 10.15 in “Cybersecurity and new space economy: role, market opportunities in space and on ground” si approfondiranno quindi gli aspetti chiave della sicurezza informatica all’interno dell’industria spaziale, con particolare attenzione alle questioni critiche e all’esame delle potenziali opportunità di mercato. 

Alle ore 11.30 è la volta del confronto “merging players in European Launch Industry and the challenge with USA and China” e l’attenzione si sposta sul settore dei lanci spaziali e su come questo settore stia evolvendo in Europa, la cui sfida è colmare il divario con gli Stati Uniti, e con SpaceX in particolare. Mentre Vega C è in crescita e Ariane 6 sta preparando il suo debutto, è in corso una profonda trasformazione nell’industria europea dei lanci, sostenuta da iniziative private e dall’introduzione di tecnologie innovative, come i carburanti verdi e l’approccio alla riusabilità. Le opportunità di investimento, dovute all’ingresso di nuovi fondi privati, sono inoltre al centro della tavola rotonda “Investment opportunities in the NSE” delle ore 12.15. La new space economy ha aperto grandi opportunità a chi opera sul mercato e la sfida secondo gli osservatori è “trasformare le innovazioni nazionali in leader di mercato globali nel campo strategico dell’aerospazio”. 

Nel pomeriggio di domani, alle ore 14, è in agenda “Education for the Space Economy” incontro in ci si confronta sull’evoluzione dell’offerta accademica in ambito universitario, che da un lato deve garantire la capacità di innovazione e sviluppo del settore aerospaziale, dall’altro deve aumentare la propria attrattività e garantire le giuste competenze. Un’evoluzione che muove sui pilastri fondamentali dell’interdisciplinarietà, dei progressi tecnologici, dell’internazionalizzazione, della formazione online. Nuovo appuntamento, sempre domani, alle ore 14.45 alla “New Space Economy for Latin America”, una conferenza che apre una finestra sull’America Latina come mercato emergente nel campo spaziale con le opportunità che possono scaturire in quest’area.  

Alla seconda giornata di lavori ci si concentrerà, poi, alle ore 15.30, sulle “Moon Opportunities”, le opportunità di business legate allo sfruttamento delle risorse lunari. La Luna può infatti fornire agli scienziati nuove prospettive di ricerca, diventando anche un osservatorio privilegiato sul pianeta Terra. Le indagini sulla superficie lunare e nell’orbita lunare miglioreranno la conoscenza delle leggi della fisica nello spazio, dell’attività di estrazione e metteranno alla prova teorie vecchie di decenni. Prospettive che non possono prescindere dalla necessità di preservare questa risorsa unica e preziosa. Guardando allo spazio da ‘abitare’, alle ore 16.45, in “Feed the Future Astronauts” vengono raccontate le novità nel campo dell’alimentazione, settore che sta cambiando giorno dopo giorno grazie al nuovo modo di pensare al cibo per le missioni anche a lungo termine, che include la stampa 3D e l’agricoltura nell’ambiente spaziale. 

La giornata di chiusura del New Space Economy European Expoforum, giovedì 7 dicembre, declina nelle varie tavole rotonde il tema delle nuove opportunità che derivano dallo spazio per tutelare e migliorare la Terra. Alle ore 9.30 si apre il confronto in “From the EU Recovery Plan New Earth Observation Services for the Local Government” che verte sui nuovi servizi spaziali a beneficio delle pubbliche amministrazioni locali. In “Monitoring Natural Disasters from Space – State of the Art and Perspectives”, alle ore 10.15, si analizzano i nuovi approcci per mitigare i rischi e proteggersi dai danni sotto vari aspetti: dall’utilizzo delle tecnologie satellitari al ruolo della protezione civile, all’applicazione delle tecniche di machine learning, fino alle implicazioni in campo assicurativo. Un tema di stretta attualità, connesso agli effetti del cambiamento climatico. 

Inoltre alla conferenza “Operational Space Weather in the New Space Economy Era”, alle ore 11.30, l’attenzione si sposta sulle nuove misure per rafforzare la resilienza alle minacce meteorologiche spaziali. Nel panorama in rapida evoluzione della new space economy, il ruolo del monitoraggio e delle previsioni meteorologiche spaziali operative è diventato infatti sempre più importante. La meteorologia spaziale, che comprende l’attività solare e i suoi effetti sulle condizioni magnetiche e atmosferiche della Terra, può infatti avere un impatto significativo in diversi ambiti, dalle comunicazioni e navigazione satellitare al turismo spaziale e all’esplorazione lunare. Verrà quindi approfondita la relazione tra la meteorologia spaziale, la tecnologia e l’industria spaziale. 

La tecnologia quantistica rivoluzionerà davvero i campi dell’IT e della sicurezza o sarà solo un’altra tecnologia sofisticata per appassionati accademici? Questa e altre domande sono invece ggetto della tavola rotonda “Quantum Computing for Space” in agenda alle ore 12.15. NSE 2023 si conclude con l’incontro “The Space National Vision”, in programma alle ore 13, che offrirà una panoramica sul futuro dell’Italia nel settore spaziale, che non dipende solo dalla ricerca e dall’innovazione, ma anche dalle politiche e strategie istituzionali. Per governare meglio questi fenomeni è necessaria una revisione del quadro normativo a livello nazionale, per adattarlo alle sfide di oggi e di domani. 

Ma NSE 2023 è anche un Exhibition e la tre giorni di ExpoForum prevede una ampia area espositiva dove troveranno spazio le realtà – dalle agenzie spaziali alle PMI, dalle associazioni industriali fino alle start-up – che operano in una vasta gamma di aree di interesse. I protagonisti della new space economy possono fare networking e, al contempo, i visitatori potranno accostarsi a queste realtà innovative. Diversi stand propongono iniziative di coinvolgimento per gli studenti, come i simulatori di volo dell’Aeronautica Militare o i diversi esperimenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). I ricercatori dell’Ingv, in particolare, sono presenti all’Expo con uno stand in cui i visitatori possono interagire direttamente e scoprire come la tecnologia spaziale può essere applicata alle Geoscienze per condurre ricerche avanzate su terremoti, vulcani e ambiente.  

Nell’area Experience dedicata alle scuole è infine possibile vedere i docufilm Expedition e Lunar City ad orari prestabiliti e potrà anche essere disputata una partita di padel e tennis nello Spazio con la VR Splasch, il prototipo di un videogioco coprodotto da Thales Alenia Space Italia e Next One Film Group (il 5 e 6 dicembre in orario 10-18). Si può persino scegliere di giocare sulla Stazione Spaziale Internazionale, sulla Luna e su Marte, ma la vera sfida sarà gestire le differenti gravità che rendono il gioco davvero avvincente. (di Andreana d’Aquino)
 

(Adnkronos)