Digital Meet 2023, concluso il Festival dell’Alfabetizzazione Digitale

(Adnkronos) – Dopo 140 eventi, più di 250 speaker, 75mila partecipanti tra presenza e online si è conclusa l’undicesima edizione di Digital Meet 2023, il festival italiano diffuso sull’alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese, organizzato da Fondazione Comunica. Quest’anno speaker d’eccezione come l’inventore del microprocessore e del touchscreen Federico Faggin e, soprattutto, esponenti del Governo che hanno dimostrato particolare attenzione ai temi della digitalizzazione e dell’Intelligenza Artificiale, come il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’editoria Alberto Barachini, il sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, il questore del Senato, Antonio De Poli, tanti docenti, esperti e imprenditori. 

Numeri sempre in crescita, proposte e contenuti tutti incentrati sulla centralità dell’uomo rispetto alla macchina, ma con la sottolineatura del gap emerso da una specifica ricerca di “competenze digitali”, svolta con InfoCamere e l’Osservatorio delle Professioni Digitali: in Italia meno del 47% delle persone ha competenze digitali adeguate al mondo del lavoro, motivo per il quale è stata lanciata la proposta di rendere le competenze digitali competenze di cittadinanza, ovvero necessarie. La seconda proposta è quella di rendere obbligatorio l’insegnamento del digitale nelle scuole di ogni ordine e grado e “recuperare” gli over40 che non hanno competenze.  

Gianni Potti, founder di Digital Meet, tira le conclusioni di una miriade di iniziative svolte in tutta Italia: da Bologna a Firenze, da Terni a Salerno, Taranto, Aosta e in tutto il Veneto: “Digital Meet 2023 è arrivato a una svolta importante ha compreso in anticipo la necessità della transizione digitale. Abbiamo impiegato tantissimo tempo e risorse per spingere all’alfabetizzazione e i numeri della partecipazione al Festival ci danno ragione. Ma ora è arrivato il tempo di mettere a terra iniziative che aiutino a sviluppare le competenze digitali dei cittadini e quindi delle imprese. Queste competenze devono essere considerate imprescindibili strumenti di cittadinanza in un mondo come il nostro che si evolve velocemente. Dobbiamo fare come fu fatto negli anni ‘60 quando si misero le basi del boom economico istituendo la scuola media inferiore obbligatoria e si sconfisse l’analfabetismo. Oggi, per il digitale, siamo come negli anni sessanta rispetto all’alfabetizzazione di base.” 

Il tema portante del 2023 è stato “Dal commodore 64 all’Intelligenza Artificiale fino al Metaverso”, segno che una parte consistente degli italiani è efficacemente al passo con i tempi e che, da decenni di pratica, ha acquisito familiarità con le nuove tecnologie. Gli incontri più partecipati, infatti, riguardavano le innovazioni più avanzate con temi caldissimi di cui si occuperanno anche il G7 in Italia con la Presidente Giorgia Meloni e la 58esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali voluta da Papa Francesco incentrata proprio sull’Intelligenza Artificiale.  

Digital Meet 2023 ha portato in scena il Metaverso con vere e proprie esperienze immersive che hanno consentito di viaggiare nel tempo all’interno dello splendido Palazzo della Ragione di Padova. Stiamo già assistendo all’utilizzo di sistemi digitali sempre più sofisticati soprattutto nel campo della prevenzione e cura delle malattie, nell’insegnamento e nella sicurezza e negli impieghi di produzione industriale. Ambito, quest’ultimo, nevralgico per il sistema delle imprese: oltre il 60% di esse ha dichiarato di aver subito un attacco informatico. Digital Meet 2023 si è occupato anche di Cybersicurezza; che significa anche grandi scenari internazionali e geopolitici e per questo all’Università di Padova si è svolto un evento on line con esperti mondiali provenienti da Cina, India, Taiwan e Australia sullo stato in Asia e Oceania ed è stata fatta una comparazione con lo stato dell’arte dei paesi occidentali. 

Digital Meet 2024 è già in cantiere. Gianni Potti promette un’edizione ancora più grande, capillare e che coinvolga sempre più pubblico nel segno dell’alfabetizzazione digitale, vera sfida Paese: “bisogna prepararsi al futuro, non temere il futuro.” 

(Adnkronos)