“Il governo va avanti. L’azione del governo non può seguire il calendario elettorale, dobbiamo seguire il calendario negoziato con la Commissione europea per il Pnrr e per le raccomandazioni date dalla Commissione all’Italia. C’è una patrimoniale? No, la risposta è no: non c’è una patrimoniale. Questo governo non aumenta le tasse”. Lo dice il premier Mario Draghi, in conferenza stampa dopo il vertice informale Ue in Slovenia, rispondendo alle domande sulla delega fiscale e sulla posizione critica della Lega.
Sotto i riflettori, la riforma del catasto: “Perché nascondersi dietro l’opacità? Perché calcolare le tasse sulla base di numeri che non hanno senso?”, dice Draghi. “Non è meglio essere trasparenti? Poi, la decisione se far pagare o meno, è una decisione assolutamente diversa. Intanto si fa chiarezza, non si tocca assolutamente nulla: le persone, gli individui e le imprese continueranno a pagare quanto pagano oggi”.
“La revisione prende 5 anni, di eventuali decisioni se ne parlerà nel 2026. Le due cose sono diverse: una è un’operazione di trasparenza, l’altra è una decisione di politica fiscale – sottolinea – E’ fuori discussione che tante persone pagano troppo e tante pagano meno di quanto dovuto, questa è un’operazione di trasparenza fiscale. Alcuni esperti dicono che la maggioranza dei contribuenti finirà per pagare di meno, anche se non sono giudizi documentati perché non c’è una banca dati che dia trasparenza sulla questione”.
“Comunque, questo governo non tocca le case degli italiani: non le tocca – scandisce – Ho detto sin dall’inizio che non avrei aumentato le tasse, sono passati 7 mesi e non le abbiamo aumentate. Abbiamo detto no alle richieste di farlo, un po’ di credibilità l’abbiamo acquisita. L’economia italiana era molto fiacca quando è entrata nella pandemia, ha avuto un trauma straordinario. Il crollo dell’economia italiana nel 2020 è tra i più alti dell’Ue se non il più alto. Ora l’economia è ripartita, non turbiamo questa ripresa con attacchi fiscali. C’è una crisi di governo? Ieri ho detto ‘chiedete a Salvini’, oggi Salvini ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione. Poi comunque ci vedremo nei prossimi giorni”.
Su eventuali tagli volti a neutralizzare l’aumento delle bollette “stiamo riflettendo su misure strutturali – afferma il premier – E’ una riflessione che avrà luogo in legge di bilancio ed è li che valuteremo eventuali interventi”.
NATO – “Il ritiro dall’Afghanistan per il modo in cui è stato deciso, comunicato ed eseguito e il cambio di intenzioni che ha riguardato il contratto tra l’Australia e la Francia per la fornitura di alcuni sottomarini nucleari scartati per sottomarini di produzione americana, e qui intendo non solo la sostanza, ma il modo in cui è stato comunicato, sono due messaggi molto forti, che ci dicono che la Nato sembra meno interessata dal punto di vista geopolitico all’Europa e alle zone di interesse dell’Europa e ha spostato le aree di interesse ad altre parti del mondo” dice poi Draghi in conferenza stampa parlando della Nato.
“Io non credo che qualsiasi cosa nata fuori dalla Nato indebolisca la Nato, così come non indebolisce la Ue, anche perché non nasce per esigenze futili, ma perché c’è la necessità di fare qualcosa di più, più di qualcosa. Ma qualcosa di complementare alla Nato non indebolisce”, semmai “rafforza entrambe” afferma il presidente del Consiglio.